A completamento delle informazioni quantitative raccolte nelle rilevazioni agli studenti e agli insegnanti, è stata effettuata una indagine qualitativa sugli stessi temi, presso "testimoni privilegiati". Si tratta di soggetti che rivestono un ruolo di esperti, di elementi - chiave nel settore educativo, quindi le loro opinioni e valutazioni sono molto rilevanti. Gli intervistati sono genitori, insegnanti, dirigenti scolastici, funzionari di amministrazioni locali e presidenti di associazioni operanti nel settore degli interventi in favore dei giovani. Mediante l'analisi lessicale del testo delle interviste sono state esplorate le strutture di contenuto, per ricostruire le opinioni in una chiave di lettura trasversale, ovvero confrontando le tre città rispetto agli argomenti emergenti per ogni tematica affrontata. Inoltre, per mezzo dell'analisi delle corrispondenze lessicali, si è analizzata la struttura complessiva del contenuto, cogliendo associazioni e contrapposizioni tra le forme usate dagli intervistati, distinguendo per città di riferimento e area tematica del questionario. La sezione relativa agli atteggiamenti verso il futuro, il lavoro e la società, presente solo per gli intervistati di Milano, è stata esclusa per questa parte dell'analisi, per omogeneità di contenuto tra le città. Sul piano del superamento degli stereotipi, dei pregiudizi e delle resistenze culturali c'è ancora molta strada da fare. Un segnale è dato dal fatto che tutte le tematiche proposte sono state percepite dagli intervistati innanzitutto come "problema" di cui occuparsi e non semplicemente come realtà sociali emergenti. Le dinamiche demografiche toccano solo di sfuggita l'interesse dei soggetti intervistati. Mentre i temi dell'immigrazione hanno raccolto un maggiore interesse. E' evidente una tendenza all'apertura ed all'accettazione ancora acerba; molti degli stereotipi che circolano sugli stranieri sono stati in parte confermati dall'indagine, tuttavia, è evidente il desiderio di cambiare atteggiamento che si evince dal favore mostrato riguardo all'introduzione dello studio dell'immigrazione a scuola. La sezione relativa agli atteggiamenti sulle nuove famiglie ha visto emergere tutti gli elementi della radicale trasformazione che ha investito la famiglia italiana, in direzione della riduzione dei matrimoni, della contrazione della natalità, della preferenza verso la convivenza e le unioni libere. Anche nel caso delle nuove famiglie, emerge una indiscussa preferenza per la configurazione familiare classica che resta un modello intramontabile, l'unico in grado di assicurare benessere a tutti i suoi membri, in particolare ai figli. Questa osservazione è valida anche per quanto attiene alla ridefinizione delle identità dei due generi: sono ancora validi i ruoli tradizionalmente e socialmente destinati ai due sessi, che restano oggi sostanzialmente invariati nella pratica, al di là di qualunque rivendicazione femminile
I testimoni privilegiati
Misiti Maura;
2005
Abstract
A completamento delle informazioni quantitative raccolte nelle rilevazioni agli studenti e agli insegnanti, è stata effettuata una indagine qualitativa sugli stessi temi, presso "testimoni privilegiati". Si tratta di soggetti che rivestono un ruolo di esperti, di elementi - chiave nel settore educativo, quindi le loro opinioni e valutazioni sono molto rilevanti. Gli intervistati sono genitori, insegnanti, dirigenti scolastici, funzionari di amministrazioni locali e presidenti di associazioni operanti nel settore degli interventi in favore dei giovani. Mediante l'analisi lessicale del testo delle interviste sono state esplorate le strutture di contenuto, per ricostruire le opinioni in una chiave di lettura trasversale, ovvero confrontando le tre città rispetto agli argomenti emergenti per ogni tematica affrontata. Inoltre, per mezzo dell'analisi delle corrispondenze lessicali, si è analizzata la struttura complessiva del contenuto, cogliendo associazioni e contrapposizioni tra le forme usate dagli intervistati, distinguendo per città di riferimento e area tematica del questionario. La sezione relativa agli atteggiamenti verso il futuro, il lavoro e la società, presente solo per gli intervistati di Milano, è stata esclusa per questa parte dell'analisi, per omogeneità di contenuto tra le città. Sul piano del superamento degli stereotipi, dei pregiudizi e delle resistenze culturali c'è ancora molta strada da fare. Un segnale è dato dal fatto che tutte le tematiche proposte sono state percepite dagli intervistati innanzitutto come "problema" di cui occuparsi e non semplicemente come realtà sociali emergenti. Le dinamiche demografiche toccano solo di sfuggita l'interesse dei soggetti intervistati. Mentre i temi dell'immigrazione hanno raccolto un maggiore interesse. E' evidente una tendenza all'apertura ed all'accettazione ancora acerba; molti degli stereotipi che circolano sugli stranieri sono stati in parte confermati dall'indagine, tuttavia, è evidente il desiderio di cambiare atteggiamento che si evince dal favore mostrato riguardo all'introduzione dello studio dell'immigrazione a scuola. La sezione relativa agli atteggiamenti sulle nuove famiglie ha visto emergere tutti gli elementi della radicale trasformazione che ha investito la famiglia italiana, in direzione della riduzione dei matrimoni, della contrazione della natalità, della preferenza verso la convivenza e le unioni libere. Anche nel caso delle nuove famiglie, emerge una indiscussa preferenza per la configurazione familiare classica che resta un modello intramontabile, l'unico in grado di assicurare benessere a tutti i suoi membri, in particolare ai figli. Questa osservazione è valida anche per quanto attiene alla ridefinizione delle identità dei due generi: sono ancora validi i ruoli tradizionalmente e socialmente destinati ai due sessi, che restano oggi sostanzialmente invariati nella pratica, al di là di qualunque rivendicazione femminileI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.