La ricostruzione del modello geologico del settore di Alta Pianura a NE di Milano è stata possibile integrando i dati derivanti dal rilevamento geologico di superficie e quelli provenienti dall'analisi dei dati di sottosuolo. Il rilevamento di superficie ha permesso di distinguere sia unità allostratigrafiche sia unità litostratigrafiche costituite principalmente da depositi fluviali, glaciali e fluvioglaciali di età compresa tra il Pleistocene inferiore e il momento attuale. La geologia di sottosuolo è stata ricostruita mediante l'analisi dei cuttings provenienti da pozzi per acqua, di cui sono state eseguite descrizioni sedimentologiche, petrografiche e paleontologiche. Questi dati sono stati integrati con stratigrafie di ulteriori pozzi esistenti di cui non è stato possibile analizzare direttamente i cuttings di perforazione. La correlazione è stata fatta mediante la redazione di sezioni rettilinee variamente orientate in modo da avere una ricostruzione tridimensionale del sottosuolo. Le sezioni sono state tracciate in modo da intersecare il maggior numero di pozzi e su di esse sono stati anche proiettati i pozzi distanti non più di 300 m dalle sezioni stesse. La ricostruzione si è basata sul riconoscimento e la ricostruzione di superfici e corpi sepolti individuabili tramite descrizioni litologiche o livelli marker, la cui validità è stata verificata mediante la taratura effettuata con i cuttings e i dati del rilevamento di superficie per la porzione sommitale della successione. Questa analisi ha consentito di riconoscere anche alcune unità solo sepolte (Allogruppo di Vimercate, Allogruppo di Ronco Briantino, Ceppo di Lomagna). La ricostruzione della geologia di sottosuolo ha quindi consentito di avere una visione d'insieme dell'evoluzione della zona permettendo anche il perfezionamento dell'interpretazione della geologia di superficie in zone dove la scarsità di affioramenti rendevano dubbia l'interpretazione dei dati di rilevamento. E' stato infine redatto un modello di evoluzione paelogeografica della zona.

Gelogia del sottosuolo dell alta Pianura a NE di Milano

Bini A;
2004

Abstract

La ricostruzione del modello geologico del settore di Alta Pianura a NE di Milano è stata possibile integrando i dati derivanti dal rilevamento geologico di superficie e quelli provenienti dall'analisi dei dati di sottosuolo. Il rilevamento di superficie ha permesso di distinguere sia unità allostratigrafiche sia unità litostratigrafiche costituite principalmente da depositi fluviali, glaciali e fluvioglaciali di età compresa tra il Pleistocene inferiore e il momento attuale. La geologia di sottosuolo è stata ricostruita mediante l'analisi dei cuttings provenienti da pozzi per acqua, di cui sono state eseguite descrizioni sedimentologiche, petrografiche e paleontologiche. Questi dati sono stati integrati con stratigrafie di ulteriori pozzi esistenti di cui non è stato possibile analizzare direttamente i cuttings di perforazione. La correlazione è stata fatta mediante la redazione di sezioni rettilinee variamente orientate in modo da avere una ricostruzione tridimensionale del sottosuolo. Le sezioni sono state tracciate in modo da intersecare il maggior numero di pozzi e su di esse sono stati anche proiettati i pozzi distanti non più di 300 m dalle sezioni stesse. La ricostruzione si è basata sul riconoscimento e la ricostruzione di superfici e corpi sepolti individuabili tramite descrizioni litologiche o livelli marker, la cui validità è stata verificata mediante la taratura effettuata con i cuttings e i dati del rilevamento di superficie per la porzione sommitale della successione. Questa analisi ha consentito di riconoscere anche alcune unità solo sepolte (Allogruppo di Vimercate, Allogruppo di Ronco Briantino, Ceppo di Lomagna). La ricostruzione della geologia di sottosuolo ha quindi consentito di avere una visione d'insieme dell'evoluzione della zona permettendo anche il perfezionamento dell'interpretazione della geologia di superficie in zone dove la scarsità di affioramenti rendevano dubbia l'interpretazione dei dati di rilevamento. E' stato infine redatto un modello di evoluzione paelogeografica della zona.
2004
Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali - IDPA - Sede Venezia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/14156
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