Every culture and human community shares codes of expression and behavior considered socially acceptable or deviant. Those codes seem to be, for the natives, an integral part of their cultural phylogeny, a natural and spontaneous way of being, acquired or inherited by means of tradition. But, if in each community there could be macroscopic variables within different behaviors, and among this some expressions are not always recognized and well accepted, both at diastratic and at generational level, one could guess the difficulty of, first, knowing, then recognizing some communicative behaviors and expressions uttered both in different linguistic codes and belonging to different cultures and pragmatic communication. Among the countless situations of communication difficulties, we want to concentrate in this project on the communication pragmatic of people physically and psychologically distressed through the witnesses and the technical reports of the sanitary operators who everyday cope with different types of people either spontaneously asking help or assistance at social services studios or after having been signaled by teachers, associations or simply neighbors.

Ogni cultura, comunità umana condivide dei codici espressivi e di comportamento considerati socialmente accettabili oppure devianti e tali codici per i nativi, sembrano essere parte integrante della propria filogenesi culturale, una naturale e spontanea tradizione della modalità imparata o acquisita dagli avi. Ma se all'interno della propria comunità esistono delle variabili più o meno macroscopiche di comportamenti diversi e di interpretazioni di espressioni non sempre riconosciute, sia a livello diastratico o a livello generazionale, immaginiamo la difficoltà di conoscere in primis e riconoscere successivamente comportamenti ed espressioni comunicative non solo in codici linguistici diversi, ma anche appartenenti a culture e pragmatiche di comunicazione diverse. Nella casistica delle innumerevoli situazioni di difficoltà comunicativa, ci si vuole concentrare in questo progetto sulla pragmatica della comunicazione relativa alla espressione (con qualsivoglia codice , linguistico, comportamentale, artistico) del disagio psicologico e fisico attraverso le testimonianze e le relazioni degli operatori nel settore e anche attraverso una indagine delle tipologie di persone che si presentano nei luoghi deputati all'ascolto e alla terapia spontaneamente o dietro segnalazione ai servizi sociali da parte di insegnanti, associazioni, vicini.

Verso una pragmatica interculturale: l'espressione e l'interpretazione del disagio psicologico degli immigrati. Prime considerazioni

Grazia Biorci
2009

Abstract

Every culture and human community shares codes of expression and behavior considered socially acceptable or deviant. Those codes seem to be, for the natives, an integral part of their cultural phylogeny, a natural and spontaneous way of being, acquired or inherited by means of tradition. But, if in each community there could be macroscopic variables within different behaviors, and among this some expressions are not always recognized and well accepted, both at diastratic and at generational level, one could guess the difficulty of, first, knowing, then recognizing some communicative behaviors and expressions uttered both in different linguistic codes and belonging to different cultures and pragmatic communication. Among the countless situations of communication difficulties, we want to concentrate in this project on the communication pragmatic of people physically and psychologically distressed through the witnesses and the technical reports of the sanitary operators who everyday cope with different types of people either spontaneously asking help or assistance at social services studios or after having been signaled by teachers, associations or simply neighbors.
2009
Istituto di Storia dell'Europa Mediterranea - ISEM
978-88-8080-112-2
Ogni cultura, comunità umana condivide dei codici espressivi e di comportamento considerati socialmente accettabili oppure devianti e tali codici per i nativi, sembrano essere parte integrante della propria filogenesi culturale, una naturale e spontanea tradizione della modalità imparata o acquisita dagli avi. Ma se all'interno della propria comunità esistono delle variabili più o meno macroscopiche di comportamenti diversi e di interpretazioni di espressioni non sempre riconosciute, sia a livello diastratico o a livello generazionale, immaginiamo la difficoltà di conoscere in primis e riconoscere successivamente comportamenti ed espressioni comunicative non solo in codici linguistici diversi, ma anche appartenenti a culture e pragmatiche di comunicazione diverse. Nella casistica delle innumerevoli situazioni di difficoltà comunicativa, ci si vuole concentrare in questo progetto sulla pragmatica della comunicazione relativa alla espressione (con qualsivoglia codice , linguistico, comportamentale, artistico) del disagio psicologico e fisico attraverso le testimonianze e le relazioni degli operatori nel settore e anche attraverso una indagine delle tipologie di persone che si presentano nei luoghi deputati all'ascolto e alla terapia spontaneamente o dietro segnalazione ai servizi sociali da parte di insegnanti, associazioni, vicini.
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