Il processo di elaborazione di un Piano territoriale di coordinamento provinciale è innanzitutto un processo di profonda conoscenza del territorio e dei suoi abitanti, di confronto e concertazione con gli attori istituzionali e sociali, di costruzione di visioni strategiche in continuo equilibrio tra requisiti normativi, aspettative di valorizzazione e sviluppo, sostenibilità economica e ambientale. La questione diviene quanto mai complessa se questo insieme di operazioni va a relazionarsi con un territorio quale quello della Provincia di Napoli denso di stratificazioni di trame, tessuti, paesaggi, identità. Un territorio di intense contraddizioni e tratti di degrado, ma risorsa fertilissima. Il percorso di elaborazione del PTC della Provincia di Napoli si è dunque dispiegato attraverso il coordinamento di una complessa rete di azioni che ha visto, da una parte, una risposta articolata alle diverse finalità introdotte dalla legge regionale sul Governo del Territorio L.R. 16/2004 e l'adeguamento alle definizioni del Piano Territoriale Regionale e della L.R. 13/2008 e, dall'altra, la realizzazione di un insieme di attività che hanno supportato e arricchito il processo di costruzione del Piano. Invisibile fil rouge, anche per la straordinaria ricchezza del patrimonio naturale del territorio napoletano, è stata l'impostazione di carattere paesaggistico. L'amplia operazione di conoscenza del territorio provinciale volta all'individuazione delle linee fondamentali della trasformazione a lungo termine del territorio (disposizioni strutturali) e degli interventi di trasformazione nel corso di periodi di tempo limitati (disposizioni programmatiche) richiesta dalla legge 16 ha costituito il primo necessario passo che ha poi portato alla formulazione degli obiettivi del Piano e alla elaborazione della sua struttura. L'inquadramento strutturale ha quindi consentito di porre le invarianti (le componenti naturali, culturali e colturali) in un'ottica operativa e di condurre alla definizione di ruoli strategici e linee di indirizzo.
Servizio 'The Territorial Plan of the Province (PTCP) of Naples: the land and its fertile resources' 'Il PTCP di Napoli: il territorio, risorsa fertile'
2009
Abstract
Il processo di elaborazione di un Piano territoriale di coordinamento provinciale è innanzitutto un processo di profonda conoscenza del territorio e dei suoi abitanti, di confronto e concertazione con gli attori istituzionali e sociali, di costruzione di visioni strategiche in continuo equilibrio tra requisiti normativi, aspettative di valorizzazione e sviluppo, sostenibilità economica e ambientale. La questione diviene quanto mai complessa se questo insieme di operazioni va a relazionarsi con un territorio quale quello della Provincia di Napoli denso di stratificazioni di trame, tessuti, paesaggi, identità. Un territorio di intense contraddizioni e tratti di degrado, ma risorsa fertilissima. Il percorso di elaborazione del PTC della Provincia di Napoli si è dunque dispiegato attraverso il coordinamento di una complessa rete di azioni che ha visto, da una parte, una risposta articolata alle diverse finalità introdotte dalla legge regionale sul Governo del Territorio L.R. 16/2004 e l'adeguamento alle definizioni del Piano Territoriale Regionale e della L.R. 13/2008 e, dall'altra, la realizzazione di un insieme di attività che hanno supportato e arricchito il processo di costruzione del Piano. Invisibile fil rouge, anche per la straordinaria ricchezza del patrimonio naturale del territorio napoletano, è stata l'impostazione di carattere paesaggistico. L'amplia operazione di conoscenza del territorio provinciale volta all'individuazione delle linee fondamentali della trasformazione a lungo termine del territorio (disposizioni strutturali) e degli interventi di trasformazione nel corso di periodi di tempo limitati (disposizioni programmatiche) richiesta dalla legge 16 ha costituito il primo necessario passo che ha poi portato alla formulazione degli obiettivi del Piano e alla elaborazione della sua struttura. L'inquadramento strutturale ha quindi consentito di porre le invarianti (le componenti naturali, culturali e colturali) in un'ottica operativa e di condurre alla definizione di ruoli strategici e linee di indirizzo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


