Il testo presenta gli interventi raccolti in Maimonide e il suo tempo, a cura di Geri Cerchiai e Giovanni Rota, FrancoAngeli, Milano 2007. Di seguito la quarta di copertina: "Da Mosè a Mosè, nessuno è grande come Mosè": in queste proverbiali parole sono riassunte la straordinaria ammirazione e l'eccezionale considerazione che, nell'ambito dell'ebraismo, hanno da sempre accompagnato la figura di Mosè Maimonide (1138-1204). Filosofo, teologo, fisico, medico, scienziato del diritto, studioso della Scrittura, Maimonide nacque a Cordova in un'epoca in cui al-Andalus rappresentava ancora un punto d'incontro fra diverse espressioni spirituali: quelle legate alle tre grandi religioni monoteistiche e quella risalente alla Grecia classica. Costretto ad abbandonare la Spagna a causa della politica intollerante degli Almohadi, Maimonide visse a lungo in Marocco e a Gerusalemme, per stabilirsi infine al Cairo, dove divenne medico personale del sultano Salah ed-Din (il Saladino). Conformemente alla vastità dei suoi interessi, il pensiero maimonideo ha esercitato una duratura influenza sulle più svariate discipline scientifiche e letterarie: dalla filosofia alla giurisprudenza, dalla medicina ai rapporti fra ebraismo, islamismo e cultura latina. Il volume, che raccoglie gli atti del Convegno "Maimonide e il suo tempo" promosso nel gennaio 2005 all'Università degli Studi di Milano dal Centro di Judaica Goren-Goldstein in collaborazione con la Cattedra di Storia della filosofia medievale I, si propone non solo di indagare i diversi settori dell'attività di Maimonide, ma anche di fornire un contributo alla chiarificazione del ricco sostrato culturale entro il quale egli poté sviluppare la sua personalità e a partire dal quale maturò la sua eredità intellettuale.
Presentazione
Giovanni Rota
2007
Abstract
Il testo presenta gli interventi raccolti in Maimonide e il suo tempo, a cura di Geri Cerchiai e Giovanni Rota, FrancoAngeli, Milano 2007. Di seguito la quarta di copertina: "Da Mosè a Mosè, nessuno è grande come Mosè": in queste proverbiali parole sono riassunte la straordinaria ammirazione e l'eccezionale considerazione che, nell'ambito dell'ebraismo, hanno da sempre accompagnato la figura di Mosè Maimonide (1138-1204). Filosofo, teologo, fisico, medico, scienziato del diritto, studioso della Scrittura, Maimonide nacque a Cordova in un'epoca in cui al-Andalus rappresentava ancora un punto d'incontro fra diverse espressioni spirituali: quelle legate alle tre grandi religioni monoteistiche e quella risalente alla Grecia classica. Costretto ad abbandonare la Spagna a causa della politica intollerante degli Almohadi, Maimonide visse a lungo in Marocco e a Gerusalemme, per stabilirsi infine al Cairo, dove divenne medico personale del sultano Salah ed-Din (il Saladino). Conformemente alla vastità dei suoi interessi, il pensiero maimonideo ha esercitato una duratura influenza sulle più svariate discipline scientifiche e letterarie: dalla filosofia alla giurisprudenza, dalla medicina ai rapporti fra ebraismo, islamismo e cultura latina. Il volume, che raccoglie gli atti del Convegno "Maimonide e il suo tempo" promosso nel gennaio 2005 all'Università degli Studi di Milano dal Centro di Judaica Goren-Goldstein in collaborazione con la Cattedra di Storia della filosofia medievale I, si propone non solo di indagare i diversi settori dell'attività di Maimonide, ma anche di fornire un contributo alla chiarificazione del ricco sostrato culturale entro il quale egli poté sviluppare la sua personalità e a partire dal quale maturò la sua eredità intellettuale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.