I microsatelliti, noti anche come SSR (simple sequence repeats), consistono di unità da due a otto nucleotidi ripetuti a tandem la cui lunghezza è soggetta a variazione in seguito a crossing/over ineguale durante la replicazione del DNA. Diverse proprietà rendono i microsatelliti marcatori estremamente utili per un ampio raggio di applicazioni, dalla mappatura genetica all'analisi dei genomi, all'identificazione varietale. I microsatelliti, infatti, sono altamente variabili tra i taxa, sono ubiquitari e sono presenti in numero elevato in tutti i genomi eucarioti analizzati finora, sono distribuiti in maniera abbastanza regolare nel genoma, infine, la maggior parte dei microsatelliti probabilmente è non-funzionale e perciò selettivamente neutra. Per valutare le potenzialità di questi marcatori in carciofo, è stato avviato uno studio di ibridazione molecolare utilizzando sequenze microsatelliti. In una prima fase, è stata condotta un'analisi sul DNA genomico di un'unica varietà digerito con diversi enzimi di restrizione e ibridato con sonde contenti sequenze ripetute [(GATA)4, (GACA)4, ecc.]. Successivamente, alcuni degli oligonucleotidi utilizzati, in particolare quelli che hanno mostrato un profilo di ibridazione interpretabile, sono stati ibridati con il DNA di accessioni di carciofo selvatico e coltivato digerito con un unico enzima di restrizione. La sonda (GATA)4 ha evidenziato un notevole grado di polimorfismo soprattutto tra carciofo coltivato e selvatico. Tra le accessioni coltivate sono visibili alcuni frammenti di ibridazione comuni e altri polimorfici; questi ultimi potranno essere presi in esame in uno studio successivo riguardante l'isolamento di sequenze microsatelliti da utilizzare come marcatori molecolari specifici in Cynara

Analisi di sequenze ripetute in germoplasma di carciofo

G Sonnante;A De Paolis;P Perrino
2001

Abstract

I microsatelliti, noti anche come SSR (simple sequence repeats), consistono di unità da due a otto nucleotidi ripetuti a tandem la cui lunghezza è soggetta a variazione in seguito a crossing/over ineguale durante la replicazione del DNA. Diverse proprietà rendono i microsatelliti marcatori estremamente utili per un ampio raggio di applicazioni, dalla mappatura genetica all'analisi dei genomi, all'identificazione varietale. I microsatelliti, infatti, sono altamente variabili tra i taxa, sono ubiquitari e sono presenti in numero elevato in tutti i genomi eucarioti analizzati finora, sono distribuiti in maniera abbastanza regolare nel genoma, infine, la maggior parte dei microsatelliti probabilmente è non-funzionale e perciò selettivamente neutra. Per valutare le potenzialità di questi marcatori in carciofo, è stato avviato uno studio di ibridazione molecolare utilizzando sequenze microsatelliti. In una prima fase, è stata condotta un'analisi sul DNA genomico di un'unica varietà digerito con diversi enzimi di restrizione e ibridato con sonde contenti sequenze ripetute [(GATA)4, (GACA)4, ecc.]. Successivamente, alcuni degli oligonucleotidi utilizzati, in particolare quelli che hanno mostrato un profilo di ibridazione interpretabile, sono stati ibridati con il DNA di accessioni di carciofo selvatico e coltivato digerito con un unico enzima di restrizione. La sonda (GATA)4 ha evidenziato un notevole grado di polimorfismo soprattutto tra carciofo coltivato e selvatico. Tra le accessioni coltivate sono visibili alcuni frammenti di ibridazione comuni e altri polimorfici; questi ultimi potranno essere presi in esame in uno studio successivo riguardante l'isolamento di sequenze microsatelliti da utilizzare come marcatori molecolari specifici in Cynara
2001
Istituto di Bioscienze e Biorisorse
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/15545
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