Autore principale

Sono qui discusse le analisi FFT di dati sedimentologici e petrofisici, ottenuto da successioni sedimentarie Plio-Pleistoceniche depostesi sul "rise" continentale dell'Antartide Occidentale. Le periodicità trovate, quando normalizzate, esibiscono un coefficiente di correlazione molto alto con le variazioni orbitali terrestre calcolate per lo stesso periodo geologico. In aggiunta sia l'eccentricità breve(95-125 ky) che lunga (? 413 ky) emergono chiaramente dal segnale durante il Pleistocene, senza evidente "switch" dell'obliquità per la transizione medio-Pleistocenica (a 0,9 Ma). Questo suggerisce che i parametri litologici, proxy di cicli glaciali, siano controllati, direttamente o indirettamente, da processi le cui forzanti siano astronomiche (cicli di Milankovitch). Inoltre la buona correlabilità delle variazioni sistematiche sedimentologiche ottenute in siti distanti fra loro diverse centinaia di kilometri, e corrispondenti ad intervalli di circa 140 e 370 ky, permettono di estendere i risultati a scala regionale. Infine il confronto temporale delle variazioni litologiche con le curve di oscillazione eustatica del terzo ordine suggerisce un'influenza eustatica superimposta per gli ultimi 2,6 Ma.

Periodicità orbitali ed influenza eustatica nelle oscillazioni degli ultimi 2,6 Ma della calotta glaciale Antartica

Iorio M
2007

Abstract

Sono qui discusse le analisi FFT di dati sedimentologici e petrofisici, ottenuto da successioni sedimentarie Plio-Pleistoceniche depostesi sul "rise" continentale dell'Antartide Occidentale. Le periodicità trovate, quando normalizzate, esibiscono un coefficiente di correlazione molto alto con le variazioni orbitali terrestre calcolate per lo stesso periodo geologico. In aggiunta sia l'eccentricità breve(95-125 ky) che lunga (? 413 ky) emergono chiaramente dal segnale durante il Pleistocene, senza evidente "switch" dell'obliquità per la transizione medio-Pleistocenica (a 0,9 Ma). Questo suggerisce che i parametri litologici, proxy di cicli glaciali, siano controllati, direttamente o indirettamente, da processi le cui forzanti siano astronomiche (cicli di Milankovitch). Inoltre la buona correlabilità delle variazioni sistematiche sedimentologiche ottenute in siti distanti fra loro diverse centinaia di kilometri, e corrispondenti ad intervalli di circa 140 e 370 ky, permettono di estendere i risultati a scala regionale. Infine il confronto temporale delle variazioni litologiche con le curve di oscillazione eustatica del terzo ordine suggerisce un'influenza eustatica superimposta per gli ultimi 2,6 Ma.
2007
Istituto per l'Ambiente Marino Costiero - IAMC - Sede Napoli
978-88-8080-075-0
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/157579
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