Contrato oneroso de renta vitalicia

Il vitalizio oneroso è stato disciplinato dai codici del sistema giuridico romanistico (come, ad esempio, il codice civile argentino) come contratto attraverso il quale una parte trasferisce all'altra un bene mobile, uno immobile o cede un capitale dietro il corrispettivo del diritto di esigere una prestazione periodica consistente in una somma di denaro, o altre cose fungibili, per tutta la durata della vita dell'avente diritto. Questa figura contrattuale risponde al timore del costituente del vitalizio di subire lui stesso, o di non far subire ad una persona che egli ha intenzione di beneficiare, una qualsiasi contingenza negativa (incapacità, vecchiaia, perdita del lavoro, ecc.) che non permetta di provvedere autonomamente al proprio sostentamento. Attualmente questo contratto, concluso in forma autonoma e isolata, ha perso l'importanza che ha avuto in altre epoche storiche poiché la sua funzione economico-sociale si raggiunge ora attraverso altri istituti, come, ad esempio, l'assicurazione sulla vita, sugli infortuni sul lavoro o, comunque, attraverso l'intero sistema di previdenza sociale. Tuttavia, in alcuni ordinamenti giuridici, questo schema contrattuale viene proposto oggi come meccanismo per la riparazione del danno alla persona.