L'obiettivo che ci si è proposti di realizzare in questo breve saggio è di entrare nel laboratorio o cantiere dell'epistemologia del filosofo Zenone (ca 334-262 a.C.), il fondatore dell'antica scuola stoica. Si è voluto in particolare tentare la ricostruzione del percorso attraverso il quale Zenone gradualmente, nel corso della sua formazione intellettuale e filosofica, giunse a perfezionare due nozioni centrali della sua filosofia, quella di mente e quella di presentazione (phantasia). Si tratta di nozioni che i suoi successori (mi riferisco ovviamente a Cleante e Crisippo) erediteranno e approfondiranno ulteriormente. Che queste nozioni siano nate con Zenone, è un dato acquisito, mentre molto più controverso è il modo in cui nacquero. L'ipotesi qui suggerita è che siano nate anche grazie a un originale e fecondo confronto che Zenone instaurò con il Teeteto di Platone.
Nel laboratorio di Zenone. Platone e la dottrina stoica della conoscenza
Michele Alessandrelli
2006
Abstract
L'obiettivo che ci si è proposti di realizzare in questo breve saggio è di entrare nel laboratorio o cantiere dell'epistemologia del filosofo Zenone (ca 334-262 a.C.), il fondatore dell'antica scuola stoica. Si è voluto in particolare tentare la ricostruzione del percorso attraverso il quale Zenone gradualmente, nel corso della sua formazione intellettuale e filosofica, giunse a perfezionare due nozioni centrali della sua filosofia, quella di mente e quella di presentazione (phantasia). Si tratta di nozioni che i suoi successori (mi riferisco ovviamente a Cleante e Crisippo) erediteranno e approfondiranno ulteriormente. Che queste nozioni siano nate con Zenone, è un dato acquisito, mentre molto più controverso è il modo in cui nacquero. L'ipotesi qui suggerita è che siano nate anche grazie a un originale e fecondo confronto che Zenone instaurò con il Teeteto di Platone.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.