Nell'ambito dell'accordo bilaterale di collaborazione tra Italia e Giappone nel settore dei beni culturali, stipulato nel marzo 2008 a Tokyo, incentrato sulle tematiche dei siti UNESCO e della tutela del paesaggio, e che prevede uno scambio di esperienze sul tema delle iscrizioni degli itinerari culturali (Cultural Routes) nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, la rilettura di un elemento del patrimonio culturale materiale come Churches and Christian Sites in Nagasaki, già candidato dal Giappone nel 2007 per l'inserimento nella lista UNESCO del Patrimonio Culturale Mondiale, ci offre un'occasione per approfondire gli aspetti immateriali ad esso collegati; in particolare, tra quelli elencati nella Convenzione del 2003, le prassi (intendendo le pratiche rituali e consuetudinarie) e le rappresentazioni (intendendo l'auto rappresentazione simbolica della propria comunità d'appartenenza verso/contro la pressione culturale esterna). L'UNESCO e l'ICOMOS da diversi anni sottolineano l'importanza di un approccio integrato particolarmente attento alle forme del vissuto che si sviluppano, mantengono, trasformano, e trasmettono attorno ad un sito iscritto nella World Heritage List, sia esso monumentale, paesaggistico, archeologico, architettonico. La collaborazione tra Italia e Giappone ed in particolare la candidatura UNESCO Churches and Christian Sites in Nagasaki, ci hanno inoltre permesso di conoscere un elemento immateriale, poco noto al di fuori degli addetti ai lavori, che ha interessato a lungo, seppure per così dire nascostamente, i rapporti storico culturali e religiosi tra i due Paesi.
Kakure Kirishitan - I cristiani nascosti del Giappone
Lorenzetti E
2010
Abstract
Nell'ambito dell'accordo bilaterale di collaborazione tra Italia e Giappone nel settore dei beni culturali, stipulato nel marzo 2008 a Tokyo, incentrato sulle tematiche dei siti UNESCO e della tutela del paesaggio, e che prevede uno scambio di esperienze sul tema delle iscrizioni degli itinerari culturali (Cultural Routes) nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, la rilettura di un elemento del patrimonio culturale materiale come Churches and Christian Sites in Nagasaki, già candidato dal Giappone nel 2007 per l'inserimento nella lista UNESCO del Patrimonio Culturale Mondiale, ci offre un'occasione per approfondire gli aspetti immateriali ad esso collegati; in particolare, tra quelli elencati nella Convenzione del 2003, le prassi (intendendo le pratiche rituali e consuetudinarie) e le rappresentazioni (intendendo l'auto rappresentazione simbolica della propria comunità d'appartenenza verso/contro la pressione culturale esterna). L'UNESCO e l'ICOMOS da diversi anni sottolineano l'importanza di un approccio integrato particolarmente attento alle forme del vissuto che si sviluppano, mantengono, trasformano, e trasmettono attorno ad un sito iscritto nella World Heritage List, sia esso monumentale, paesaggistico, archeologico, architettonico. La collaborazione tra Italia e Giappone ed in particolare la candidatura UNESCO Churches and Christian Sites in Nagasaki, ci hanno inoltre permesso di conoscere un elemento immateriale, poco noto al di fuori degli addetti ai lavori, che ha interessato a lungo, seppure per così dire nascostamente, i rapporti storico culturali e religiosi tra i due Paesi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.