Nel presente scritto, si ripercorre la vicenda intellettuale di Julius Evola, con particolare riguardo alle teorie razzistiche sostenute da questo in volumi come IL mito del sangue (1937) e Sintesi di dottrina della razza (1941). Si trattava di un razzismo giustificato in base alla prospettiva tradizionalistica di Evola, ma anche attraverso un consapevole confronto con il coevo razzismo di area tedesca che si sarebbe cristallizzato nelle teorie di Rosenberg e Hitler. Le teorie di Evola si proponevano come estremistiche e, sulla carta, tanto radicali da essere ultra-naziste. Il saggio si conclude con alcune considerazioni intorno al periodo filosofico di Evola, quando questo personaggio, negli anni Venti, formulò la propria personale dottrina denominata "idealismo magico".
Un filosofo razzista. Note su Evola
Giovanni Rota
2003
Abstract
Nel presente scritto, si ripercorre la vicenda intellettuale di Julius Evola, con particolare riguardo alle teorie razzistiche sostenute da questo in volumi come IL mito del sangue (1937) e Sintesi di dottrina della razza (1941). Si trattava di un razzismo giustificato in base alla prospettiva tradizionalistica di Evola, ma anche attraverso un consapevole confronto con il coevo razzismo di area tedesca che si sarebbe cristallizzato nelle teorie di Rosenberg e Hitler. Le teorie di Evola si proponevano come estremistiche e, sulla carta, tanto radicali da essere ultra-naziste. Il saggio si conclude con alcune considerazioni intorno al periodo filosofico di Evola, quando questo personaggio, negli anni Venti, formulò la propria personale dottrina denominata "idealismo magico".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


