L'intervento riguarda la valutazione della dinamica delle principali caratteristiche chimico-fisiche del suolo della zona tampone nel periodo di studio mediante l'uso della spettroscopia MIR-DRIFT associata all'analisi chemometrica che si inserisce nell'ambito del progetto RIPARI (Attività 1.5.2). L'uso della spettroscopia MID-DRIFT, associata all'analisi chemiometrica, oltre a consentire l'esame della composizione chimica del suolo attraverso lo spettro all'infrarosso, può essere utilizzata per prevedere facilmente e rapidamente una vasta gamma delle proprietà chimiche e fisiche del suolo permettendo un forte abbattimento dei tempi e costi delle analisi di laboratorio. Questo metodo fornisce uno strumento molto utile nelle indagini relative: a. ai processi biogeochimici del suolo; b. ai meccanismi di ritenzione idrica ed umidità del suolo; c. ai fattori che determinano la disponibilità dei nutrienti per le attività biologiche; d. a problemi di ecotossicità dovuti a contaminanti. Per il suo basso costo, è ideale per indagini a larga scala e di monitoraggio delle proprietà chimico-fisiche del suolocome ad esempio: a. variabilità del paesaggio; b. agricoltura di precisione. Data la complessità dell'argomento l'intervento è stato diviso in due parti: nella prima viene data una breve descrizione dei principi fondamentali su cui si basa la tecnica e nella seconda vengono mostrati i risultati ottenuti applicando questa tecnica per predire alcuni parametri chimico-fisici del suolo nel sito di studio.
Monitoraggio delle proprietà chimico-fisiche del suolo.
Luigi P D'Acqui
2012
Abstract
L'intervento riguarda la valutazione della dinamica delle principali caratteristiche chimico-fisiche del suolo della zona tampone nel periodo di studio mediante l'uso della spettroscopia MIR-DRIFT associata all'analisi chemometrica che si inserisce nell'ambito del progetto RIPARI (Attività 1.5.2). L'uso della spettroscopia MID-DRIFT, associata all'analisi chemiometrica, oltre a consentire l'esame della composizione chimica del suolo attraverso lo spettro all'infrarosso, può essere utilizzata per prevedere facilmente e rapidamente una vasta gamma delle proprietà chimiche e fisiche del suolo permettendo un forte abbattimento dei tempi e costi delle analisi di laboratorio. Questo metodo fornisce uno strumento molto utile nelle indagini relative: a. ai processi biogeochimici del suolo; b. ai meccanismi di ritenzione idrica ed umidità del suolo; c. ai fattori che determinano la disponibilità dei nutrienti per le attività biologiche; d. a problemi di ecotossicità dovuti a contaminanti. Per il suo basso costo, è ideale per indagini a larga scala e di monitoraggio delle proprietà chimico-fisiche del suolocome ad esempio: a. variabilità del paesaggio; b. agricoltura di precisione. Data la complessità dell'argomento l'intervento è stato diviso in due parti: nella prima viene data una breve descrizione dei principi fondamentali su cui si basa la tecnica e nella seconda vengono mostrati i risultati ottenuti applicando questa tecnica per predire alcuni parametri chimico-fisici del suolo nel sito di studio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


