Le simulazioni con i modelli matematici dell'inquinamento prodotto da sostanze che possono raggiungere le falde idriche sotterranee necessitano di parametri spesso determinati con " test" di laboratorio. Qui ci si evvete di modelli matematici semplificati per interpretare le curve di restituzione della concentrazione del tracciante ed ottenere i parametri necessari. La veridicità delle simulazioni di inquinamento viene condizionata da vari fattori fra i quali assume notevole rilevanza la rappresentazione matematica di riferimento per lo studio del moto e della dispersione del tracciante. Schematizzazioni troppo semplificate posso indurre a grossolane interpretazioni del fenomeno. Ad esempio, sia la presenza di acqua immobile trattenuta nelle "nicchie" del mezzo saturo che quella che circonda i granelli di sabbia a causa delle forze di adesione, può condizionare l'equilibrio delle concentrazioni del tracciante, anche in presenza di matrici solide chimicamente inerti. Anomalie come questa possono essere evidenziate studiando le irregolarità delle stesse curve di restituzione delle concentrazioni nel tempo. In tali condizioni la determinazione dei tempi di residenza del tracciante, e quindi la misura della dispersività, può risultare imprecisa se non si tiene conto anche del trasferimento della massa del soluto tra acqua stagnante e quella mobile. Con riferimento a prove di dispersione effettuate in laboratorio su sabbia silicea proveniente dalla valle del Ticino, si vuole qui fornire un contributo perquantificare l'influenza che può avere avuto il trasferimento diffusivo del tracciante nell'acqua immobile sui tempi di residenza dello stesso. Nonostante le condizioni di quasi equilibrio riscontrate durante le prove, la presenza della frazione di acqua immobile causa un incremento di circa il 20% del tempo di residenza del tracciante a causa della diffusione molecolare nella stessa.

Contributo all'interpretazione di prove di dispersione in laboratorio

Masciopinto C;Passarella G
1994

Abstract

Le simulazioni con i modelli matematici dell'inquinamento prodotto da sostanze che possono raggiungere le falde idriche sotterranee necessitano di parametri spesso determinati con " test" di laboratorio. Qui ci si evvete di modelli matematici semplificati per interpretare le curve di restituzione della concentrazione del tracciante ed ottenere i parametri necessari. La veridicità delle simulazioni di inquinamento viene condizionata da vari fattori fra i quali assume notevole rilevanza la rappresentazione matematica di riferimento per lo studio del moto e della dispersione del tracciante. Schematizzazioni troppo semplificate posso indurre a grossolane interpretazioni del fenomeno. Ad esempio, sia la presenza di acqua immobile trattenuta nelle "nicchie" del mezzo saturo che quella che circonda i granelli di sabbia a causa delle forze di adesione, può condizionare l'equilibrio delle concentrazioni del tracciante, anche in presenza di matrici solide chimicamente inerti. Anomalie come questa possono essere evidenziate studiando le irregolarità delle stesse curve di restituzione delle concentrazioni nel tempo. In tali condizioni la determinazione dei tempi di residenza del tracciante, e quindi la misura della dispersività, può risultare imprecisa se non si tiene conto anche del trasferimento della massa del soluto tra acqua stagnante e quella mobile. Con riferimento a prove di dispersione effettuate in laboratorio su sabbia silicea proveniente dalla valle del Ticino, si vuole qui fornire un contributo perquantificare l'influenza che può avere avuto il trasferimento diffusivo del tracciante nell'acqua immobile sui tempi di residenza dello stesso. Nonostante le condizioni di quasi equilibrio riscontrate durante le prove, la presenza della frazione di acqua immobile causa un incremento di circa il 20% del tempo di residenza del tracciante a causa della diffusione molecolare nella stessa.
1994
Istituto di Ricerca Sulle Acque - IRSA
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