Nelle pianure alluvionali le acque sotterranee rappresentano la risorsa idrica più importante, sia dal punto divista quantitativo che quahtativo in quanto usateperl'approvvigionamento potabile. La pianificazione e la gestione di questa risorsa rappresentano i principali scopi delle attività delleAutorità di Bacino.Nelpassato, grande interesse è stato dedicato ai problemi riferiti alla scarsità della risorsa piuttosto che a quelli connessi alla qualità dell'acqua. L'uso indiscriminato di questa risorsae ladomanda intensa di acqua dibuonaqualità per bisogni umani hanno accentuato l'importanza degli aspetti qualitativi nella gestione delleacque sotterranee. In questo articolo sono riportati i risultati dell'applicazione di una metodologia di gestione delle risorse idriche basata sull'analisi, nello spazio e nel tempo, dei principali parametri qualiuuivi. I parametri considerati sono fra i più rappresentativi della contaminazione di origine antropica nelle acque sotterranee e, allo stesso tempo, sono facilmente misurabili in campo ed in laboratorio. In particolare sono stati esaminati i valori di quattro parametri chimico-fisici (durezza, conducibilità elettrica, solfati e cloruri) e di quattro sostanze definite indesiderabili (nitrati, ferro, mangan ese ed ammoniaca ). Considerati i limitifissati dalla legge, i valori campionati nelle acque sotterranee sono stati elaborati per caratterizzare e rappresentare in mappe zone diverse dell'acquifero in accordo con la qualità dell'acqua. Lo studio è stato ripetuto sui dati raccolti in tre stagioni diverse dello stesso anno. Il confronto tra lemappe di qualità permette al gestore delle risorse idriche di affromare problemi connessi alle variazioni nel tempo della contaminazione. Una applicazione della metodologia descritta al caso reale dell'acquifero di Lucca, in Toscana, vieneinfine presentata. Il sistema idrico sotterraneo è ben caratterizzatoal contorno e la rete dimonitoraggio della qualità dell 'acquaè costituita da 30 pozzi distribuiti su una supeificie di circa 110km2. I risultati mostrano una variabilitàmodestadei livelli qualitatividell'acqua sotterranea in accordo con una quasi-stazionarietà del flusso.

Valutazione Della Qualità Delle Acque Sotterranee Della Piana Di Lucca A Scopo Potabile

Caputo MC;Giuliano G;Passarella G;Vurro M
1996

Abstract

Nelle pianure alluvionali le acque sotterranee rappresentano la risorsa idrica più importante, sia dal punto divista quantitativo che quahtativo in quanto usateperl'approvvigionamento potabile. La pianificazione e la gestione di questa risorsa rappresentano i principali scopi delle attività delleAutorità di Bacino.Nelpassato, grande interesse è stato dedicato ai problemi riferiti alla scarsità della risorsa piuttosto che a quelli connessi alla qualità dell'acqua. L'uso indiscriminato di questa risorsae ladomanda intensa di acqua dibuonaqualità per bisogni umani hanno accentuato l'importanza degli aspetti qualitativi nella gestione delleacque sotterranee. In questo articolo sono riportati i risultati dell'applicazione di una metodologia di gestione delle risorse idriche basata sull'analisi, nello spazio e nel tempo, dei principali parametri qualiuuivi. I parametri considerati sono fra i più rappresentativi della contaminazione di origine antropica nelle acque sotterranee e, allo stesso tempo, sono facilmente misurabili in campo ed in laboratorio. In particolare sono stati esaminati i valori di quattro parametri chimico-fisici (durezza, conducibilità elettrica, solfati e cloruri) e di quattro sostanze definite indesiderabili (nitrati, ferro, mangan ese ed ammoniaca ). Considerati i limitifissati dalla legge, i valori campionati nelle acque sotterranee sono stati elaborati per caratterizzare e rappresentare in mappe zone diverse dell'acquifero in accordo con la qualità dell'acqua. Lo studio è stato ripetuto sui dati raccolti in tre stagioni diverse dello stesso anno. Il confronto tra lemappe di qualità permette al gestore delle risorse idriche di affromare problemi connessi alle variazioni nel tempo della contaminazione. Una applicazione della metodologia descritta al caso reale dell'acquifero di Lucca, in Toscana, vieneinfine presentata. Il sistema idrico sotterraneo è ben caratterizzatoal contorno e la rete dimonitoraggio della qualità dell 'acquaè costituita da 30 pozzi distribuiti su una supeificie di circa 110km2. I risultati mostrano una variabilitàmodestadei livelli qualitatividell'acqua sotterranea in accordo con una quasi-stazionarietà del flusso.
1996
Istituto di Ricerca Sulle Acque - IRSA
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