Nel corso del Seicento il "mestiere di re" cambia, rendendo necessario il rafforzamento della sacralità e la costruzione di uno spazio fisico: la corte. La politica non è più il luogo dove svolgere virtù e fortuna ma "cortegiania" da esercitarsi con arte e in un'elaborata e progressivamente sempre più complessa coreografia, sviluppata in un cerimoniale che mira alla costante visibilità del sovrano, al rafforzamento delle sue prerogative e all'integrazione - mediante la costruzione di uno stile di vita "cortigiano" - delle élite: è la corte il palcoscenico dello Stato e, sovente, il luogo del suo formarsi e rafforzarsi e, per il sovrano, un obbligo della repraesentatio maiestatis.

Le corti europee

Marina Montacutelli
2017

Abstract

Nel corso del Seicento il "mestiere di re" cambia, rendendo necessario il rafforzamento della sacralità e la costruzione di uno spazio fisico: la corte. La politica non è più il luogo dove svolgere virtù e fortuna ma "cortegiania" da esercitarsi con arte e in un'elaborata e progressivamente sempre più complessa coreografia, sviluppata in un cerimoniale che mira alla costante visibilità del sovrano, al rafforzamento delle sue prerogative e all'integrazione - mediante la costruzione di uno stile di vita "cortigiano" - delle élite: è la corte il palcoscenico dello Stato e, sovente, il luogo del suo formarsi e rafforzarsi e, per il sovrano, un obbligo della repraesentatio maiestatis.
2017
Istituto di Studi sul Mediterraneo - ISMed
9771128609604
tecnologia didattica
big data
Enciclopedia
ipertesto
XVII secolo
corti
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/172849
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