Nel Settecento il crescere degli scambi commerciali segnala un cambiamento più sostanziale di aree che si incontrano e si scontrano per "divorare e digerire il mondo" prima che lo facciano gli altri. Inizialmente, il sistema di vasi comunicanti dell'economia mondiale disloca il proprio baricentro per poter mantenere il complessivo equilibrio di produzione e consumo. Ma la dirompente azione delle Compagnie commerciali produce una rottura di equilibri e confini secolari: non si scambiano, non si trasferiscono più prodotti rari, non ottenibili in altro modo o altrove, ma, piuttosto, merci competitive o- nel disarticolarsi dei regimi alimentari dei costumi - piccoli lussi, in un'Europa desiderosa di panacee, di novità, di segni distintivi e di accrescimento sociale e sempre più bisognosa di trovare materie prime e sbocchi proprio manufatti. Il vero cambiamento è nei piccoli mercati, nei commerci interni Dati e alle regioni, nel delineare delle fiere progressivamente sostituite dall'accumularsi delle merci nei magazzini: ma è il commercio a lunga distanza quello più visibile rumoroso perché provoca nell'immediato guerre commerciali e conflitti monopolistici in genere l'economia inglese, costruite ottenuta con qualsiasi mezzo e sfruttando ogni opportunità possibile: dalla liberalizzazione dei commerci alle acquisizioni territoriali, nello sviluppo tecnico scientifico le fonti di energia e lavoro meccaniche, animali e umane.
I commerci
Montacutelli Marina
2012
Abstract
Nel Settecento il crescere degli scambi commerciali segnala un cambiamento più sostanziale di aree che si incontrano e si scontrano per "divorare e digerire il mondo" prima che lo facciano gli altri. Inizialmente, il sistema di vasi comunicanti dell'economia mondiale disloca il proprio baricentro per poter mantenere il complessivo equilibrio di produzione e consumo. Ma la dirompente azione delle Compagnie commerciali produce una rottura di equilibri e confini secolari: non si scambiano, non si trasferiscono più prodotti rari, non ottenibili in altro modo o altrove, ma, piuttosto, merci competitive o- nel disarticolarsi dei regimi alimentari dei costumi - piccoli lussi, in un'Europa desiderosa di panacee, di novità, di segni distintivi e di accrescimento sociale e sempre più bisognosa di trovare materie prime e sbocchi proprio manufatti. Il vero cambiamento è nei piccoli mercati, nei commerci interni Dati e alle regioni, nel delineare delle fiere progressivamente sostituite dall'accumularsi delle merci nei magazzini: ma è il commercio a lunga distanza quello più visibile rumoroso perché provoca nell'immediato guerre commerciali e conflitti monopolistici in genere l'economia inglese, costruite ottenuta con qualsiasi mezzo e sfruttando ogni opportunità possibile: dalla liberalizzazione dei commerci alle acquisizioni territoriali, nello sviluppo tecnico scientifico le fonti di energia e lavoro meccaniche, animali e umane.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


