I cianobatteri sono procarioti fotosintetici in grado di sintetizzare, oltre alla clorofilla-a alcuni pigmenti accessori, come le ficobiline (alloficocianina, ficocianina e ficoeritrina) e carotenoidi (come ß-carotene, echinenone, cantaxantina, myxoxanthofilla, zeaxantina e oscillaxantina). Questi pigmenti accessori raccolgono efficacemente la luce a lunghezze d'onda raramente utilizzate da altre specie di fitoplancton, dando ai cianobatteri un vantaggio competitivo e una maggiore capacità di colonizzare ambienti diversi. Le proprietà ecofisiologiche specifiche dei diversi cianobatteri sono molto diverse e consentono loro di occupare nicchie ecologiche differenti negli ecosistemi acquatici. I cianobatteri possono quindi essere raggruppati per le loro strategie ecologiche. La comprensione della loro risposta ai fattori ambientali è quindi fondamentale per la definizione degli obiettivi di gestione dei corpi idrici. Tuttavia vi è generalmente un'interazione tra gli effetti dei diversi fattori ambientali sulla crescita dei cianobatteri ed è quindi difficile separare gli effetti dei singoli fattori. Per una corretta gestione dei corpi idrici, è comunque indispensabile comprendere come questi fattori (l'intensità luminosa, nutrienti e l'idrologia del bacino) regolino la loro crescita. È noto che i cianobatteri preferiscono temperature relativamente elevate dell'acqua e intensità luminose elevate (1, 2). Tuttavia vi sono alcune specie, tra cui importanti produttori di tossine, che rappresentano un'eccezione a questa generalizzazione (3-5). Per questi motivi, qualsiasi tentativo di sviluppare delle strategie di gestione efficaci deve comprendere la conoscenza della composizione tassonomica specifica del sito ed elementi di ecologia delle specie interessate. La figura 1 esemplifica la notevole diversità di condizioni ambientali che possono causare le fioriture di cianobatteri.
Fattori ambientali che presiedono alla proliferazione di cianobatteri
Aldo Marchetto
2011
Abstract
I cianobatteri sono procarioti fotosintetici in grado di sintetizzare, oltre alla clorofilla-a alcuni pigmenti accessori, come le ficobiline (alloficocianina, ficocianina e ficoeritrina) e carotenoidi (come ß-carotene, echinenone, cantaxantina, myxoxanthofilla, zeaxantina e oscillaxantina). Questi pigmenti accessori raccolgono efficacemente la luce a lunghezze d'onda raramente utilizzate da altre specie di fitoplancton, dando ai cianobatteri un vantaggio competitivo e una maggiore capacità di colonizzare ambienti diversi. Le proprietà ecofisiologiche specifiche dei diversi cianobatteri sono molto diverse e consentono loro di occupare nicchie ecologiche differenti negli ecosistemi acquatici. I cianobatteri possono quindi essere raggruppati per le loro strategie ecologiche. La comprensione della loro risposta ai fattori ambientali è quindi fondamentale per la definizione degli obiettivi di gestione dei corpi idrici. Tuttavia vi è generalmente un'interazione tra gli effetti dei diversi fattori ambientali sulla crescita dei cianobatteri ed è quindi difficile separare gli effetti dei singoli fattori. Per una corretta gestione dei corpi idrici, è comunque indispensabile comprendere come questi fattori (l'intensità luminosa, nutrienti e l'idrologia del bacino) regolino la loro crescita. È noto che i cianobatteri preferiscono temperature relativamente elevate dell'acqua e intensità luminose elevate (1, 2). Tuttavia vi sono alcune specie, tra cui importanti produttori di tossine, che rappresentano un'eccezione a questa generalizzazione (3-5). Per questi motivi, qualsiasi tentativo di sviluppare delle strategie di gestione efficaci deve comprendere la conoscenza della composizione tassonomica specifica del sito ed elementi di ecologia delle specie interessate. La figura 1 esemplifica la notevole diversità di condizioni ambientali che possono causare le fioriture di cianobatteri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


