Nel presente lavoro riportiamo i primi risultati di un progetto di ricerca sull'acquisizione dell'italiano come Lingua seconda (L2) da parte di bambini pre-scolari figli di immigrati (Progetto CNR IC.P10 "Migrazioni"), attualmente in fieri, che si propone di chiarire i meccanismi che governano la percezione fonetico-fonologica e l'influenza esercitata dalla struttura della lingua materna di tali bambini sull'acquisizione dell'italiano, guardando alle loro abilità nel discriminare e produrre suoni consonantici dell'italiano (cfr. Galatà & Zmarich, 2011a, 2011b). In questa sede presentiamo i risultati di un'analisi quali-quantitativa delle produzioni verbali (ripetizione di non-parole) di un gruppo di 10 bambini rumeni di età tra 60 e 72 mesi che abbiamo confrontato con un campione di coetanei italiani, con l'intento primario di: a) verificare la validità dei test per la valutazione della competenza fonetico-fonologica dell'italiano L2 messi a punto all'interno del summenzionato progetto e somministrati ai bambini; b) verificare la capacità del gruppo di bambini rumeni a produrre e discriminare fonemi italiani non presenti in rumeno (nemmeno come allofoni); c) verificare le potenzialità del software PHON in ambito di L2 al fine di estendere le pro-cedure di codifica dei dati all'intero campione dei bambini reclutati nell'ambito del proget-to. L'analisi preliminare, sebbene condotta su un campione limitato, ha evidenziato un'effettiva influenza delle variabili linguistiche di L1 nell'acquisizione dell'Italiano L2 da parte dei bambini rumeni, supportando e giustificando la proposta di strumenti di valutazione specifici. Da questo punto di vista, i test proposti sembrano rivelarsi un valido strumento nel mettere in luce le difficoltà dei bambini stranieri in termini di acquisizione di L2: operando una analisi degli errori segmentali ed esaminando nello specifico gli esiti dei processi fonologici messi in atto dai bambini, i due gruppi evidenziano sostanziali differenze nei pattern di preferenza per determinate classi di fonemi. Infine, per le sue potenzialità, PHON si è confermato essere un ottimo ausilio alle analisi dei processi fonologici rivelandosi uno strumento valido anche nel campo dello studio dell'acquisizione di una L2.

L'acquisizione degli aspetti fonetico-fonologici dell'italiano L2 nei bambini rumeni di età prescolare

Galatà Vincenzo;Zmarich Claudio
2012

Abstract

Nel presente lavoro riportiamo i primi risultati di un progetto di ricerca sull'acquisizione dell'italiano come Lingua seconda (L2) da parte di bambini pre-scolari figli di immigrati (Progetto CNR IC.P10 "Migrazioni"), attualmente in fieri, che si propone di chiarire i meccanismi che governano la percezione fonetico-fonologica e l'influenza esercitata dalla struttura della lingua materna di tali bambini sull'acquisizione dell'italiano, guardando alle loro abilità nel discriminare e produrre suoni consonantici dell'italiano (cfr. Galatà & Zmarich, 2011a, 2011b). In questa sede presentiamo i risultati di un'analisi quali-quantitativa delle produzioni verbali (ripetizione di non-parole) di un gruppo di 10 bambini rumeni di età tra 60 e 72 mesi che abbiamo confrontato con un campione di coetanei italiani, con l'intento primario di: a) verificare la validità dei test per la valutazione della competenza fonetico-fonologica dell'italiano L2 messi a punto all'interno del summenzionato progetto e somministrati ai bambini; b) verificare la capacità del gruppo di bambini rumeni a produrre e discriminare fonemi italiani non presenti in rumeno (nemmeno come allofoni); c) verificare le potenzialità del software PHON in ambito di L2 al fine di estendere le pro-cedure di codifica dei dati all'intero campione dei bambini reclutati nell'ambito del proget-to. L'analisi preliminare, sebbene condotta su un campione limitato, ha evidenziato un'effettiva influenza delle variabili linguistiche di L1 nell'acquisizione dell'Italiano L2 da parte dei bambini rumeni, supportando e giustificando la proposta di strumenti di valutazione specifici. Da questo punto di vista, i test proposti sembrano rivelarsi un valido strumento nel mettere in luce le difficoltà dei bambini stranieri in termini di acquisizione di L2: operando una analisi degli errori segmentali ed esaminando nello specifico gli esiti dei processi fonologici messi in atto dai bambini, i due gruppi evidenziano sostanziali differenze nei pattern di preferenza per determinate classi di fonemi. Infine, per le sue potenzialità, PHON si è confermato essere un ottimo ausilio alle analisi dei processi fonologici rivelandosi uno strumento valido anche nel campo dello studio dell'acquisizione di una L2.
2012
Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione - ISTC
978-88-7870-774-0
sviluppo fonetico
acquisizione fonologica
acquisizione Italiano L2
ripetizione non parole
discriminazione percettiva
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/175038
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