The hydrodynamic behaviour of different solid matrixes crossed by water flows constitute a question studied up today. The conceptual models are different depending on both the type of the solid matrixes (porous and/or fissured) and the used methodological approaches (deterministic and/or stochastic). Studies on these questions are reported in literature. but the proposed solutions need to be checked for the application to different hydrogeological situations. Difficulties linked to the description of the geometry of a fissured system have produced both the development of similarity methods between the two different media and the limits of applicability. The criterion proposed in this work considers the extension to fissured systems, of the relationship between the Reynolds number (Re) and the friction factor (Cr), generally applied to porous media. The Arbhabhirama and Dinoy method is used to represent the characteristic length of the medium, in which i t is assumed equal to the square root of the permeability. This work analyzes the results of different in situ tests on a carbonatic fissured system.

Il comportamento idrodinamico di diverse matrici solide attraversate da un flusso idrico rappresenta una problematica ancora in corso di studio e sperimentazione. I modelli concettuali di riferimento si differenziano a seconda sia della tipologia della matrice solida (porosa e/o fessurata) sia dell' approccio metodologico prescelto (deterministico e/o stocastico). In letteratura esistono studi su queste problematiche, ma le soluzioni proposte hanno ancora bisogno di sperimentazione al fine di individuare una loro applicabilità alle diverse realtà idrogeologiche. In particolare le difficoltà legate alla descrizione della geometria di un sistema fessurato hanno sollecitato lo sviluppo di metodi per la equivalenza tra le due tipologie di sistemi filtranti e la ricerca dei limiti di applicabilità. Il criterio proposto nel presente lavoro considera l'estensione a sistemi fessurati della relazione Re-Cf (numero di Reynolds -coefficiente di attrito) utilizzata per quelli porosi. La formulazione usata per esplicitare i sopra citati parametri è quella proposta da Arbhabhirama e Dinoy, nella quale la lunghezza caratteristica del mezzo è espressa in termini di radice quadrata della permeabilità intrinseca. Il presente lavoro analizza alcune applicazioni effettuate in situ, dove sono state effettuate prove su un sistema carbonatico fessurato.

Confronto tra Dati Sperimentali sul Comportamento Idrodinamico di Sistemi Filtranti

Vurro M;Passarella G
1992

Abstract

The hydrodynamic behaviour of different solid matrixes crossed by water flows constitute a question studied up today. The conceptual models are different depending on both the type of the solid matrixes (porous and/or fissured) and the used methodological approaches (deterministic and/or stochastic). Studies on these questions are reported in literature. but the proposed solutions need to be checked for the application to different hydrogeological situations. Difficulties linked to the description of the geometry of a fissured system have produced both the development of similarity methods between the two different media and the limits of applicability. The criterion proposed in this work considers the extension to fissured systems, of the relationship between the Reynolds number (Re) and the friction factor (Cr), generally applied to porous media. The Arbhabhirama and Dinoy method is used to represent the characteristic length of the medium, in which i t is assumed equal to the square root of the permeability. This work analyzes the results of different in situ tests on a carbonatic fissured system.
1992
Istituto di Ricerca Sulle Acque - IRSA
Il comportamento idrodinamico di diverse matrici solide attraversate da un flusso idrico rappresenta una problematica ancora in corso di studio e sperimentazione. I modelli concettuali di riferimento si differenziano a seconda sia della tipologia della matrice solida (porosa e/o fessurata) sia dell' approccio metodologico prescelto (deterministico e/o stocastico). In letteratura esistono studi su queste problematiche, ma le soluzioni proposte hanno ancora bisogno di sperimentazione al fine di individuare una loro applicabilità alle diverse realtà idrogeologiche. In particolare le difficoltà legate alla descrizione della geometria di un sistema fessurato hanno sollecitato lo sviluppo di metodi per la equivalenza tra le due tipologie di sistemi filtranti e la ricerca dei limiti di applicabilità. Il criterio proposto nel presente lavoro considera l'estensione a sistemi fessurati della relazione Re-Cf (numero di Reynolds -coefficiente di attrito) utilizzata per quelli porosi. La formulazione usata per esplicitare i sopra citati parametri è quella proposta da Arbhabhirama e Dinoy, nella quale la lunghezza caratteristica del mezzo è espressa in termini di radice quadrata della permeabilità intrinseca. Il presente lavoro analizza alcune applicazioni effettuate in situ, dove sono state effettuate prove su un sistema carbonatico fessurato.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/178404
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact