Esame della filosofia di Ieronimo di Rodi (circa 290-230 a.C.), appartenente alla seconda generazione della scuola di Aristotele ma comunemente considerato un peripatetico "eterodosso". L'articolo propone un'ipotesi interpretativa del filosofo non già come peripatetico "eterodosso" né tanto meno "edonista" ma caso mai "eclettico". Concentrandosi sull'etica di Ieronimo e sulla sua famosa dottrina dell'"assenza di dolore" come sommo bene per l'uomo si cerca di mettere in luce le affinità con la dottrina aristotelico-peripatetica e soprattutto si sottolinea l'influsso subito da Ieronimo dalle filosofie ellenistiche a lui contemporanee (stoicismo, epicureismo e scetticismo) e dalle dottrine etiche da queste sostenute.
Ieronimo di Rodi. La dottrina della vacuitas doloris
Maria Cristina Dalfino
1993
Abstract
Esame della filosofia di Ieronimo di Rodi (circa 290-230 a.C.), appartenente alla seconda generazione della scuola di Aristotele ma comunemente considerato un peripatetico "eterodosso". L'articolo propone un'ipotesi interpretativa del filosofo non già come peripatetico "eterodosso" né tanto meno "edonista" ma caso mai "eclettico". Concentrandosi sull'etica di Ieronimo e sulla sua famosa dottrina dell'"assenza di dolore" come sommo bene per l'uomo si cerca di mettere in luce le affinità con la dottrina aristotelico-peripatetica e soprattutto si sottolinea l'influsso subito da Ieronimo dalle filosofie ellenistiche a lui contemporanee (stoicismo, epicureismo e scetticismo) e dalle dottrine etiche da queste sostenute.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.