Analisi della filosofia di Eraclide Pontico (circa 390-310 a.C.) e in particolare della sua dottrina psicologica (anima come "sostanza-luce") in vista di un problema più generale: la sua appartenenza (discussa da una gran parte della critica moderna) alla scuola di Aristotele. L'articolo, attraverso l'esame dei frammenti di Eraclide, di testimonianze antiche e di studi moderni, arriva a proporre un'ipotesi interpretativa che lungi dal voler classificare Eraclide come filosofo "aristotelico" piuttosto che "platonico" lo colloca nel più generale contesto della filosofia peripatetica di quel periodo. Letteraria, moraleggiante, normativa, dottrinaria: ponte tra la filosofia classica e quella ellenistica.
La dottrina dell'anima di Eraclide Pontico e le sue implicazioni etiche
Maria Cristina Dalfino
1998
Abstract
Analisi della filosofia di Eraclide Pontico (circa 390-310 a.C.) e in particolare della sua dottrina psicologica (anima come "sostanza-luce") in vista di un problema più generale: la sua appartenenza (discussa da una gran parte della critica moderna) alla scuola di Aristotele. L'articolo, attraverso l'esame dei frammenti di Eraclide, di testimonianze antiche e di studi moderni, arriva a proporre un'ipotesi interpretativa che lungi dal voler classificare Eraclide come filosofo "aristotelico" piuttosto che "platonico" lo colloca nel più generale contesto della filosofia peripatetica di quel periodo. Letteraria, moraleggiante, normativa, dottrinaria: ponte tra la filosofia classica e quella ellenistica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.