Il sistema della mobilità in area urbana è strategico per il funzionamento di qualunque città. Esso è composto da un sistema di parti e di funzioni interrelate strettamente con il territorio di riferimento; tra queste funzioni la sosta rappresenta un'attività primaria e la sua organizzazione e pianificazione un punto nodale di una corretta pianificazione della mobilità: questo a causa, principalmente, della sua caratteristica fondamentale, ossia l'essere attrattore di flussi veicolari. La scelta dei siti dove localizzare le strutture per la sosta e la determinazione delle relative caratteristiche gestionali va effettuata con una particolare attenzione agli impatti sulla organizzazione e sulla vivibilità della città stessa, il che si traduce in una stretta connessione con la pianificazione urbanistica e in una considerazione profonda dei caratteri morfologici delle diverse parti che compongono la città. Diversi sono gli strumenti di programmazione del sistema della mobilità e, al suo interno, della sosta. Il Piano Urbano della Mobilità è l'ultimo nato tra questi ed è uno strumento prevalentemente strategico in quanto agisce sul sistema nel suo complesso ipotizzando una generale razionalizzazione ed evoluzione di reti e mezzi. L'articolo approfondisce i caratteri di questo strumento, a partire dalle previsioni legislative ed in relazione a specifici casi applicativi. In particolare, la prima parte analizza i concetti che sono alla base delle relazioni tra città, mobilità urbana e regolazione della sosta. Nella seconda parte si analizzano gli aspetti normativi, ossia il Piano Urbano della Mobilità, anche in relazione ad uno strumento che lo ha preceduto e che era specificamente indirizzato alla programmazione delle infrastrutture per la sosta, il Programma Urbano dei Parcheggi. La terza parte analizza due casi di applicazione dello strumento, relativi alle città di Ferrara e Perugia con lo scopo di evidenziare le diverse opzioni che si aprono davanti al pianificatore nel momento in cui è necessario applicare lo strumento teorico ad una specifica realtà urbana. Infine, nella quarta parte, sono messe in evidenza alcune delle tecniche e degli strumenti utilizzabili per la risoluzione del problema della sosta in relazione ai tipi di sosta, alle diverse modalità per la sua organizzazione e alle tecniche di gestione indirizzate a favorire comportamenti più corretti in relazione ai diversi ambiti urbani.

Pianificazione della mobilità e sosta. L'attuazione del Piano Urbano di mobilità

Giuseppe Mazzeo
2009

Abstract

Il sistema della mobilità in area urbana è strategico per il funzionamento di qualunque città. Esso è composto da un sistema di parti e di funzioni interrelate strettamente con il territorio di riferimento; tra queste funzioni la sosta rappresenta un'attività primaria e la sua organizzazione e pianificazione un punto nodale di una corretta pianificazione della mobilità: questo a causa, principalmente, della sua caratteristica fondamentale, ossia l'essere attrattore di flussi veicolari. La scelta dei siti dove localizzare le strutture per la sosta e la determinazione delle relative caratteristiche gestionali va effettuata con una particolare attenzione agli impatti sulla organizzazione e sulla vivibilità della città stessa, il che si traduce in una stretta connessione con la pianificazione urbanistica e in una considerazione profonda dei caratteri morfologici delle diverse parti che compongono la città. Diversi sono gli strumenti di programmazione del sistema della mobilità e, al suo interno, della sosta. Il Piano Urbano della Mobilità è l'ultimo nato tra questi ed è uno strumento prevalentemente strategico in quanto agisce sul sistema nel suo complesso ipotizzando una generale razionalizzazione ed evoluzione di reti e mezzi. L'articolo approfondisce i caratteri di questo strumento, a partire dalle previsioni legislative ed in relazione a specifici casi applicativi. In particolare, la prima parte analizza i concetti che sono alla base delle relazioni tra città, mobilità urbana e regolazione della sosta. Nella seconda parte si analizzano gli aspetti normativi, ossia il Piano Urbano della Mobilità, anche in relazione ad uno strumento che lo ha preceduto e che era specificamente indirizzato alla programmazione delle infrastrutture per la sosta, il Programma Urbano dei Parcheggi. La terza parte analizza due casi di applicazione dello strumento, relativi alle città di Ferrara e Perugia con lo scopo di evidenziare le diverse opzioni che si aprono davanti al pianificatore nel momento in cui è necessario applicare lo strumento teorico ad una specifica realtà urbana. Infine, nella quarta parte, sono messe in evidenza alcune delle tecniche e degli strumenti utilizzabili per la risoluzione del problema della sosta in relazione ai tipi di sosta, alle diverse modalità per la sua organizzazione e alle tecniche di gestione indirizzate a favorire comportamenti più corretti in relazione ai diversi ambiti urbani.
2009
Sosta in ambito urbano
Strumenti di pianificazione della sosta
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/181453
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