Il secolo di una guerra lunga trent'anni comincia con la pace: interna e tra vicini. Nel 1598 quella di Vervins mette fine alle guerre di religione in Francia e alle tensioni con gli Spagnoli; nel 1604 l'intermittente conflitto anglo-spagnolo, che aveva causato tensioni tra i due Paesi con ripercussioni sull'intera area europea dall'Irlanda ai Paesi Bassi, conosce una sospensione; nel 1609, una tregua di dodici anni viene sancita tra Spagna e Province Unite, permettendo a queste ultime di sagomare le proprie capacità mercantili e finanziarie. Le risorse, a lungo impegnate per finanziare le guerre, potrebbero indirizzarsi verso la crescita e lo sviluppo. In realtà, nel corso del secolo questi obiettivi per molti Paesi si rivelano impossibili o fallimentari; non solo perché la guerra appare, nel XVII secolo, endemica ma anche perché nel corso del secolo una diversa gerarchia economica si appalesa prima e si rafforza poi. Da una parte, le risorse degli Stati vengono messe all'asta e in alcuni casi gli Stati stessi diventano simulacri di private attività e interessi di privati finanzieri; dall'altra, le guerre e le rivoluzioni che sconvolgono il secolo prefigurano diversi soggetti che tentano di piegare l'economia al servizio del potere politico. Sullo sfondo, la decadenza: ma non per tutti e non ovunque.
Le finanze degli Stati
Marina Montacutelli
2017
Abstract
Il secolo di una guerra lunga trent'anni comincia con la pace: interna e tra vicini. Nel 1598 quella di Vervins mette fine alle guerre di religione in Francia e alle tensioni con gli Spagnoli; nel 1604 l'intermittente conflitto anglo-spagnolo, che aveva causato tensioni tra i due Paesi con ripercussioni sull'intera area europea dall'Irlanda ai Paesi Bassi, conosce una sospensione; nel 1609, una tregua di dodici anni viene sancita tra Spagna e Province Unite, permettendo a queste ultime di sagomare le proprie capacità mercantili e finanziarie. Le risorse, a lungo impegnate per finanziare le guerre, potrebbero indirizzarsi verso la crescita e lo sviluppo. In realtà, nel corso del secolo questi obiettivi per molti Paesi si rivelano impossibili o fallimentari; non solo perché la guerra appare, nel XVII secolo, endemica ma anche perché nel corso del secolo una diversa gerarchia economica si appalesa prima e si rafforza poi. Da una parte, le risorse degli Stati vengono messe all'asta e in alcuni casi gli Stati stessi diventano simulacri di private attività e interessi di privati finanzieri; dall'altra, le guerre e le rivoluzioni che sconvolgono il secolo prefigurano diversi soggetti che tentano di piegare l'economia al servizio del potere politico. Sullo sfondo, la decadenza: ma non per tutti e non ovunque.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.