Nel Mediterraneo, almeno tra l'antichità e l'avvento della navigazione a vapore, la linea di demarcazione che divideva le acque dalle terre non era né netta, né continua, né stabile, né, tanto meno, riassumibile nel tranquillizzante contorno della costa. Si presentava, invece, come una fascia di profondità variabili e sovente notevoli, mobile, discontinua e frastagliata. Analogamente, le funzioni portuali non apparivano localizzate esclusivamente nei grandi centri portuali, ma si diffondevano all'interno di quelle fasce mutevoli e scarsamente definite. Inoltre, pure i modi e gli effetti di tale diffusione erano variabili nel tempo e a loro volta sfumati. Anche all'interno dei porti stessi il confronto tra le aree proprie dei commerci e quelle cui erano assegnate le altre funzioni sociali, economiche e 'civiche' era continuo e i suoi risultati erano complessi e cangianti. Le pratiche dei mercanti, in continua interazione con i poteri che gravitavano su tali aree e con le opportunità fornite dalle rotte delle merci e dagli andamenti dell'economia, modellavano e organizzavano tali spazi, ne stabilivano e spostavano i confini e ne modificavano gerarchie e funzioni, creando e mutando culture, norme e rappresentazioni simboliche. Questo in un processo tutt'altro che statico e spesso conflittuale.
Navigando in un mare senza stelle. Al proposito della Nautica mediterranea di Bartolomeo romano e dei suoi "debiti"
Montacutelli Marina
2009
Abstract
Nel Mediterraneo, almeno tra l'antichità e l'avvento della navigazione a vapore, la linea di demarcazione che divideva le acque dalle terre non era né netta, né continua, né stabile, né, tanto meno, riassumibile nel tranquillizzante contorno della costa. Si presentava, invece, come una fascia di profondità variabili e sovente notevoli, mobile, discontinua e frastagliata. Analogamente, le funzioni portuali non apparivano localizzate esclusivamente nei grandi centri portuali, ma si diffondevano all'interno di quelle fasce mutevoli e scarsamente definite. Inoltre, pure i modi e gli effetti di tale diffusione erano variabili nel tempo e a loro volta sfumati. Anche all'interno dei porti stessi il confronto tra le aree proprie dei commerci e quelle cui erano assegnate le altre funzioni sociali, economiche e 'civiche' era continuo e i suoi risultati erano complessi e cangianti. Le pratiche dei mercanti, in continua interazione con i poteri che gravitavano su tali aree e con le opportunità fornite dalle rotte delle merci e dagli andamenti dell'economia, modellavano e organizzavano tali spazi, ne stabilivano e spostavano i confini e ne modificavano gerarchie e funzioni, creando e mutando culture, norme e rappresentazioni simboliche. Questo in un processo tutt'altro che statico e spesso conflittuale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


