La ricerca storica anno dopo anno si sta sempre più rivelando di fondamentale importanza per una delimitazione delle aree potenzialmente inondabili, in quanto le zone colpite risultano essere quasi sempre le medesime. Una ricostruzione dei fenomeni pregressi, infatti, consente di disporre di un quadro conoscitivo omogeneo, indispensabile per la conoscenza della frequenza degli eventi, la loro magnitudo e di conseguenza per una rappresentazione degli scenari futuri. Il CNR-IRPI di Torino ha quindi condotto un'approfondita ricerca storico-archivistica nell'area in esame finalizzata alla raccolta del maggior numero di notizie su danni causati nel territorio lacuale dalle piene del Lago Maggiore. Sono state prese in considerazione anche le notizie di danni provocati dai principali affluenti nelle aree prossime alla loro foce. Lungo le sponde del Lago Maggiore le zone colpite sono risultate più o meno le stesse nonostante abbiano subìto nel corso degli anni modificazioni di origine antropica, con realizzazione di strutture ed infrastrutture. La metodologia d'indagine utilizzata si è sviluppata in cinque fasi principali: a) Ricerca delle sedi ove possono essere custodite le notizie utili ai fini dello studio (archivi comunali, biblioteche, Archivio di Stato, ecc.); b) Ricerca delle fonti d'informazione (pubblicazioni, relazioni tecniche inedite, manoscritti, giornali, e della documentazione cartografica; c) Analisi, validazione e inserimento dei dati; d) Sopralluoghi sul terreno; e) Sintesi grafica. Sono di seguito elencati e brevemente descritti i siti ove sono state condotte le ricerche storiche: archivi di Enti, privati e biblioteche.

Ricerca storica ed analisi morfologica in "I piani di emergenza comunali per il rischio idrogeologico e lacustre nella provincia di Varese".

Luino F
2005

Abstract

La ricerca storica anno dopo anno si sta sempre più rivelando di fondamentale importanza per una delimitazione delle aree potenzialmente inondabili, in quanto le zone colpite risultano essere quasi sempre le medesime. Una ricostruzione dei fenomeni pregressi, infatti, consente di disporre di un quadro conoscitivo omogeneo, indispensabile per la conoscenza della frequenza degli eventi, la loro magnitudo e di conseguenza per una rappresentazione degli scenari futuri. Il CNR-IRPI di Torino ha quindi condotto un'approfondita ricerca storico-archivistica nell'area in esame finalizzata alla raccolta del maggior numero di notizie su danni causati nel territorio lacuale dalle piene del Lago Maggiore. Sono state prese in considerazione anche le notizie di danni provocati dai principali affluenti nelle aree prossime alla loro foce. Lungo le sponde del Lago Maggiore le zone colpite sono risultate più o meno le stesse nonostante abbiano subìto nel corso degli anni modificazioni di origine antropica, con realizzazione di strutture ed infrastrutture. La metodologia d'indagine utilizzata si è sviluppata in cinque fasi principali: a) Ricerca delle sedi ove possono essere custodite le notizie utili ai fini dello studio (archivi comunali, biblioteche, Archivio di Stato, ecc.); b) Ricerca delle fonti d'informazione (pubblicazioni, relazioni tecniche inedite, manoscritti, giornali, e della documentazione cartografica; c) Analisi, validazione e inserimento dei dati; d) Sopralluoghi sul terreno; e) Sintesi grafica. Sono di seguito elencati e brevemente descritti i siti ove sono state condotte le ricerche storiche: archivi di Enti, privati e biblioteche.
2005
Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica - IRPI
887479018X
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/186481
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