Il progetto MEDEFLU, finanziato dalla Comunità Europea a partire dal 1998, si è proposto di valutare come le forti perturbazioni di origine antropica e climatica che sono in atto nell'area mediterranea possano compromettere la funzionalità e la vitalità degli ecosistemi naturali. In particolare, si presentano i risultati di misure micrometeorologiche e ecofisiologiche effettuate in un ecosistema costiero a macchia mediterranea nella penisola di Capo Caccia in Sardegna. Le misure, di carattere interdisciplinare, sono state effettuate a diversi livelli di scala e hanno permesso di ottenere informazioni sugli scambi di energia, di acqua e di anidride carbonica a livello delle singole specie (Juniperus phoenicea, Phillirea angustifolia, Chamaerops humilis e Pistacia lentiscus) e dell'ecosistema nel suo complesso. Si sono adottate tecniche di eddy covariance e metodologie alternative per la determinazione delle diverse componenti del bilancio energetico, si è valutata la partizione della radiazione e si sono utilizzati indici indiretti, basati sulla riflettività della chioma per la valutazione degli indici di area fogliare e della biomassa nonché dello stato di salute della vegetazione.

Vulnerabilità climatica della macchia mediterranea: l'esperienza del progetto MEDEFLU

Rossi F;Duce P;Facini O;Georgiadis T;Miglietta F;
2000-01-01

Abstract

Il progetto MEDEFLU, finanziato dalla Comunità Europea a partire dal 1998, si è proposto di valutare come le forti perturbazioni di origine antropica e climatica che sono in atto nell'area mediterranea possano compromettere la funzionalità e la vitalità degli ecosistemi naturali. In particolare, si presentano i risultati di misure micrometeorologiche e ecofisiologiche effettuate in un ecosistema costiero a macchia mediterranea nella penisola di Capo Caccia in Sardegna. Le misure, di carattere interdisciplinare, sono state effettuate a diversi livelli di scala e hanno permesso di ottenere informazioni sugli scambi di energia, di acqua e di anidride carbonica a livello delle singole specie (Juniperus phoenicea, Phillirea angustifolia, Chamaerops humilis e Pistacia lentiscus) e dell'ecosistema nel suo complesso. Si sono adottate tecniche di eddy covariance e metodologie alternative per la determinazione delle diverse componenti del bilancio energetico, si è valutata la partizione della radiazione e si sono utilizzati indici indiretti, basati sulla riflettività della chioma per la valutazione degli indici di area fogliare e della biomassa nonché dello stato di salute della vegetazione.
2000
Istituto di Biometeorologia - IBIMET - Sede Firenze
Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo - ISAFOM
Mediterranean ecosystems
global change
carbon fl
vulnerability
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/192365
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