complesse problematiche del Global Change. In letteratura, sono reperibili poche informazioni sugli scambi superficiali degli ecosistemi naturali, se confrontate con la quantità di dati disponibili sugli scambi di carbonio ed energia negli ecosistemi agrari. In questo lavoro, sono riportati i risultati di una sperimentazione condotta in un vigneto al fine di quantificare il carbonio e l'energia scambiati tra vegetazione e atmosfera in alcune fasi del ciclo vegeto-produttivo della coltura. Il vigneto, allevato a controspalliera, è ubicato in Toscana (Montalcino, Siena). La varietà coltivata è il Sangiovese, con un sesto di 1.0 m sulla fila e 3.0 m sull'interfila. Il suolo non è lavorato e l'irrigazione è limitata a qualche intervento di soccorso. Le misure sono state effettuate nel 2005, durante le fasi fenologiche di sviluppo e chiusura del grappolo (28 giugno-7 luglio) e di invaiatura (1-8 agosto), e nel 2006 durante il periodo 26 giugno-6 agosto. Nei medesimi periodi è stato inoltre quantificato il contributo del suolo (respirazione) al bilancio totale del carbonio del vigneto. La chiusura del bilancio, un indice della qualità dei dati, è stata dell'ordine dell'80%, a conferma della bontà delle misurazioni effettuate. Mediamente, il flusso di calore latente (LE) ha prevalso su quello di calore sensibile (H), seppure con valori variabili durante il periodo di misura. Il rapporto di Bowen (? = H/LE) è stato pari in media a 0.37 nel luglio 2005, 0.49 nell'agosto 2005 e 0.27 durante le misure effettuate nel 2006. In sostanza, la disponibilità idrica è stata maggiore nel corso della prima e dell'ultima campagna sperimentale. Il vigneto, durante le tre campagne sperimentali, si è comportato da sink, ovvero ha accumulato quantità nette di carbonio. A scala giornaliera, l'accumulo medio è stato pari a 1.87, 0.26 e 1.83 g C m-2 giorno-1, rispettivamente nel luglio 2005, nel mese di agosto 2005 e nel 2006. Risulta evidente come le migliori condizioni idriche del luglio 2005 e dell'agosto 2006 abbiano favorito l'accumulo del carbonio. Il suolo si è confermato una componente determinante nel bilancio del C dell'ecosistema. I dati sperimentali hanno mostrato una notevole variabilità spaziale e, in minor misura, temporale. Le quantità di CO2 rilasciate a scala giornaliera sono variate in funzione della posizione del punto di misura, con valori più elevati nelle parti centrali del filare. A scala giornaliera il tasso di rilascio di CO2 del suolo è stato pari a 5.61, 9.78 e 2.21 g C m-2 giorno-1, rispettivamente nel luglio 2005, nell'agosto 2005 e nel 2006. I risultati hanno confermato che la temperatura degli strati più superficiali del suolo rappresenta il principale fattore che regola la dinamica giornaliera del flusso respirativo. Nelle tre campagne di misura la respirazione del suolo ha mostrato un'elevata correlazione con ? (R2=1.0).

Bilancio energetico e del carbonio in un ecosistema a vigneto

DUCE P;ZARA P;
2007

Abstract

complesse problematiche del Global Change. In letteratura, sono reperibili poche informazioni sugli scambi superficiali degli ecosistemi naturali, se confrontate con la quantità di dati disponibili sugli scambi di carbonio ed energia negli ecosistemi agrari. In questo lavoro, sono riportati i risultati di una sperimentazione condotta in un vigneto al fine di quantificare il carbonio e l'energia scambiati tra vegetazione e atmosfera in alcune fasi del ciclo vegeto-produttivo della coltura. Il vigneto, allevato a controspalliera, è ubicato in Toscana (Montalcino, Siena). La varietà coltivata è il Sangiovese, con un sesto di 1.0 m sulla fila e 3.0 m sull'interfila. Il suolo non è lavorato e l'irrigazione è limitata a qualche intervento di soccorso. Le misure sono state effettuate nel 2005, durante le fasi fenologiche di sviluppo e chiusura del grappolo (28 giugno-7 luglio) e di invaiatura (1-8 agosto), e nel 2006 durante il periodo 26 giugno-6 agosto. Nei medesimi periodi è stato inoltre quantificato il contributo del suolo (respirazione) al bilancio totale del carbonio del vigneto. La chiusura del bilancio, un indice della qualità dei dati, è stata dell'ordine dell'80%, a conferma della bontà delle misurazioni effettuate. Mediamente, il flusso di calore latente (LE) ha prevalso su quello di calore sensibile (H), seppure con valori variabili durante il periodo di misura. Il rapporto di Bowen (? = H/LE) è stato pari in media a 0.37 nel luglio 2005, 0.49 nell'agosto 2005 e 0.27 durante le misure effettuate nel 2006. In sostanza, la disponibilità idrica è stata maggiore nel corso della prima e dell'ultima campagna sperimentale. Il vigneto, durante le tre campagne sperimentali, si è comportato da sink, ovvero ha accumulato quantità nette di carbonio. A scala giornaliera, l'accumulo medio è stato pari a 1.87, 0.26 e 1.83 g C m-2 giorno-1, rispettivamente nel luglio 2005, nel mese di agosto 2005 e nel 2006. Risulta evidente come le migliori condizioni idriche del luglio 2005 e dell'agosto 2006 abbiano favorito l'accumulo del carbonio. Il suolo si è confermato una componente determinante nel bilancio del C dell'ecosistema. I dati sperimentali hanno mostrato una notevole variabilità spaziale e, in minor misura, temporale. Le quantità di CO2 rilasciate a scala giornaliera sono variate in funzione della posizione del punto di misura, con valori più elevati nelle parti centrali del filare. A scala giornaliera il tasso di rilascio di CO2 del suolo è stato pari a 5.61, 9.78 e 2.21 g C m-2 giorno-1, rispettivamente nel luglio 2005, nell'agosto 2005 e nel 2006. I risultati hanno confermato che la temperatura degli strati più superficiali del suolo rappresenta il principale fattore che regola la dinamica giornaliera del flusso respirativo. Nelle tre campagne di misura la respirazione del suolo ha mostrato un'elevata correlazione con ? (R2=1.0).
2007
Istituto di Biometeorologia - IBIMET - Sede Firenze
Eddy Covariance
respirazione del suolo
rapporto di Bowen
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/194037
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