Some scientiphic researches developped beginning from myths or cults (classic or christian) analisys don't usually have the same care they claim when they have to examine a particular given or apply a mathematic formula. Someone now thinks to "introduce" a new discipline (the Geomythology) without the particular knowledge (umanistic cultur) needle to keep data (correct places, times, descriptions of effects) of a natural violent phenomenon, taking out it from a legendary text or a narrative source. Difficults else grow when it wants to transform them in some evaluation parameters (like intensity, extension, hazard degree) for the phenomena taled in the past. This article helps to begin correctly the analisys of myths, traditional tales and legends or to reconstruct them where they have desappeared (the unwritten or covered up memory), leaving only sporadic traces in land and in local cultur (helpful, if you know how to find and understand them). The area of Mount Vulture has been taken to text them, exploring for example possible contacts of place names with the ancestral memory of prehistorical volcano activity.

Alcune ricerche scientifiche condotte analizzando direttamente la mitologia e i culti (classici o cristiani) non usano la stessa prudenza che hanno, nel trattare un dato loro proprio o nell'applicare una formula matematica. Si pensa persino di "introdurre" una nuova disciplina (la Geomitologia), senza però avere il necessario bagaglio di conoscenze umanistiche necessarie a garantire la correttezza sia dell'analisi da compiere sia dei dati, ricavabili partendo da leggende o fonti narrative riguardanti un fenomeno naturale violento. I problemi aumentano quando si vuole utilizzarli per ottenere parametri di valutazione (intensità, superficie coinvolta, livello di rischio) per un evento raccontato nel passato. Questo lavoro aiuta ad iniziare correttamente l'analisi di miti, racconti tradizionali e leggende o persino a ricostruirli laddove siano scomparsi, lasciando rare tracce nel territorio e nella cultura locale (la memoria non scritta o non dichiarata), molto utili se si è in grado di scoprirle e di comprenderle. L'area del Monte Vulture è stata assunta per provare questi principi, verificando ad esempio la possibile relazione fra toponimi ed il ricordo ancestrale dell'attività vulcanica nella Preistoria.

La Memoria non scritta o non dichiarata: il Vulture nella teoria e nel metodo sulla traditio dei disastri naturali

S DEL LUNGO
2010

Abstract

Some scientiphic researches developped beginning from myths or cults (classic or christian) analisys don't usually have the same care they claim when they have to examine a particular given or apply a mathematic formula. Someone now thinks to "introduce" a new discipline (the Geomythology) without the particular knowledge (umanistic cultur) needle to keep data (correct places, times, descriptions of effects) of a natural violent phenomenon, taking out it from a legendary text or a narrative source. Difficults else grow when it wants to transform them in some evaluation parameters (like intensity, extension, hazard degree) for the phenomena taled in the past. This article helps to begin correctly the analisys of myths, traditional tales and legends or to reconstruct them where they have desappeared (the unwritten or covered up memory), leaving only sporadic traces in land and in local cultur (helpful, if you know how to find and understand them). The area of Mount Vulture has been taken to text them, exploring for example possible contacts of place names with the ancestral memory of prehistorical volcano activity.
2010
Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali - IBAM - Sede Catania
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale - ISPC
978-88-495-2050-7
Alcune ricerche scientifiche condotte analizzando direttamente la mitologia e i culti (classici o cristiani) non usano la stessa prudenza che hanno, nel trattare un dato loro proprio o nell'applicare una formula matematica. Si pensa persino di "introdurre" una nuova disciplina (la Geomitologia), senza però avere il necessario bagaglio di conoscenze umanistiche necessarie a garantire la correttezza sia dell'analisi da compiere sia dei dati, ricavabili partendo da leggende o fonti narrative riguardanti un fenomeno naturale violento. I problemi aumentano quando si vuole utilizzarli per ottenere parametri di valutazione (intensità, superficie coinvolta, livello di rischio) per un evento raccontato nel passato. Questo lavoro aiuta ad iniziare correttamente l'analisi di miti, racconti tradizionali e leggende o persino a ricostruirli laddove siano scomparsi, lasciando rare tracce nel territorio e nella cultura locale (la memoria non scritta o non dichiarata), molto utili se si è in grado di scoprirle e di comprenderle. L'area del Monte Vulture è stata assunta per provare questi principi, verificando ad esempio la possibile relazione fra toponimi ed il ricordo ancestrale dell'attività vulcanica nella Preistoria.
Topografia antica
Topografia medievale
Sismologia storica
Vulture
paesaggi nascosti
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/195379
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