Gli ambienti terrestri del Mediterraneo hanno subito, nel corso dei millenni, profondi mutamenti, il più delle volte determinati dalle attività umane. Negli ultimi decenni di questo secolo la pressione antropica è notevolmente aumentata e i suoi effetti negativi si sono resi sempre più evidenti, in particolare nelle zone più sensibili, quelle costiere. Le circa cinquemila piccole isole del bacino del Mediterraneo costituiscono un patrimonio inestimabile poiché rappresentano, da un punto vista ecologico, un'importante fonte di biodiversità per le numerose specie presenti e i numerosi endemismi, e, da un punto di vista sociale, un essenziale elemento di arricchimento economico e culturale. Le piccole dimensioni della maggior parte delle isole del Mediterraneo fanno sì che queste risultino particolarmente vulnerabili alle alterazioni di origine naturale e antropica. La limitata conoscenza delle risposte alle variazioni degli elementi climatici da parte degli habitat e degli ecosistemi delle piccole isole ha determinato un ritardo sia nella modellizzazione della loro funzionalità sia nella conseguente messa a punto dei programmi di conservazione e delle politiche per uno sviluppo sostenibile. Con questo contributo si propongono alcuni modelli e alcune metodologie di monitoraggio e analisi degli ecosistemi terrestri dell'Asinara. Si tratta di modelli e metodologie capaci di fornire indicazioni quantitative utili per la conservazione e l'uso sostenibile delle risorse della biodiversità al fine di promuovere una giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti dalle risorse ambientali. Nell'ultimo quadriennio tali metodologie sono state messe a punto operativamente attraverso la realizzazione di campagne di misura che, data la valenza interdisciplinare delle problematiche tecniche e scientifiche, hanno coinvolto studiosi provenienti da diverse istituzioni di ricerca. La convergenza di obiettivi e interessi comuni ha infatti ha portato all'avvio del progetto dell'Unione Europea MEDEFLU (Carbon and water fluxes of Mediterranean forests and impacts of land use/cover changes) nell'ambito del Programma Ambiente e Clima (European Commission DG XII).

Metodi di monitoraggio e analisi per la protezione degli ecosistemi terrestri dell'Asinara

Duce P
1998

Abstract

Gli ambienti terrestri del Mediterraneo hanno subito, nel corso dei millenni, profondi mutamenti, il più delle volte determinati dalle attività umane. Negli ultimi decenni di questo secolo la pressione antropica è notevolmente aumentata e i suoi effetti negativi si sono resi sempre più evidenti, in particolare nelle zone più sensibili, quelle costiere. Le circa cinquemila piccole isole del bacino del Mediterraneo costituiscono un patrimonio inestimabile poiché rappresentano, da un punto vista ecologico, un'importante fonte di biodiversità per le numerose specie presenti e i numerosi endemismi, e, da un punto di vista sociale, un essenziale elemento di arricchimento economico e culturale. Le piccole dimensioni della maggior parte delle isole del Mediterraneo fanno sì che queste risultino particolarmente vulnerabili alle alterazioni di origine naturale e antropica. La limitata conoscenza delle risposte alle variazioni degli elementi climatici da parte degli habitat e degli ecosistemi delle piccole isole ha determinato un ritardo sia nella modellizzazione della loro funzionalità sia nella conseguente messa a punto dei programmi di conservazione e delle politiche per uno sviluppo sostenibile. Con questo contributo si propongono alcuni modelli e alcune metodologie di monitoraggio e analisi degli ecosistemi terrestri dell'Asinara. Si tratta di modelli e metodologie capaci di fornire indicazioni quantitative utili per la conservazione e l'uso sostenibile delle risorse della biodiversità al fine di promuovere una giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti dalle risorse ambientali. Nell'ultimo quadriennio tali metodologie sono state messe a punto operativamente attraverso la realizzazione di campagne di misura che, data la valenza interdisciplinare delle problematiche tecniche e scientifiche, hanno coinvolto studiosi provenienti da diverse istituzioni di ricerca. La convergenza di obiettivi e interessi comuni ha infatti ha portato all'avvio del progetto dell'Unione Europea MEDEFLU (Carbon and water fluxes of Mediterranean forests and impacts of land use/cover changes) nell'ambito del Programma Ambiente e Clima (European Commission DG XII).
1998
Istituto di Biometeorologia - IBIMET - Sede Firenze
8886741030
Funzionalità ecosistemi
vunerabilità
resilienza
monitoraggio ambientale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/195727
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