La città di Iol-Cesarea, centro di probabile fondazione fenicia, rientra tra i siti costieri numidi punicizzati posti tra i fiumi Ampsaga e Molucca. La regione sembra aver assunto una particolare importanza strategico-militare durante la seconda guerra punica e Iol, in particolare, potrebbe aver svolto un ruolo attivo nell'ambito della politica di Cartagine. In questo contesto si collocano le poco conosciute vicende storiche del centro, che forse già dopo il 213 a. C. faceva parte del regno di Siface. Dal 201a.C. la città è integrata nelle terre di Massinissa e probabilmente già con Micipsa è capitale regionale. Fino al regno di Guada, Iol sembra restare nel territorio massilio. La situazione diventa più incerta sotto Giugurta e Bocco I, ma durante il regno di Bocco II, fa parte della Mauretania con il ruolo di zecca regale, ruolo che manterrà con Giuba II, quando nel 25 a. C. diverrà capitale con il nome di Caesarea. Il passato fenicio e punico del sito è testimoniato da significativi rinvenimenti archeologici. Di particolare importanza il materiale numismatico che documenta una produzione civica che si sviluppa tra la fine del III sec. a. C. e il regno di Giuba I e che permette di ricostruire un profilo punico della città di grande spessore, connotando Iol come il più antico centro del Nord-Africa che conia moneta cittadina autonoma in argento. L'importanza della monetazione di Iol-Caesarea emerge dalle scelte iconografiche, ponderali ed epigrafiche operate, che la pongono tra gli esempi più significativi del «provincialismo» culturale che si diffonde nelle regioni puniche dopo la caduta di Cartagine. Il fenomeno, che oscilla tra l'adesione formale all'ellenismo e il recupero di antiche tipologie egiziane e vicino-orientali rielaborate come facenti parte del patrimonio culturale delle singole realtà locali, trova nell'Iside raffigurata sulla monetazione di Iol, il suo emblema attestato fino all'epoca romano-imperiale.
Le monete neopuniche di Iol-Caesarea (Cherchel, Algeria)
MANFREDI;LORENZA
2013
Abstract
La città di Iol-Cesarea, centro di probabile fondazione fenicia, rientra tra i siti costieri numidi punicizzati posti tra i fiumi Ampsaga e Molucca. La regione sembra aver assunto una particolare importanza strategico-militare durante la seconda guerra punica e Iol, in particolare, potrebbe aver svolto un ruolo attivo nell'ambito della politica di Cartagine. In questo contesto si collocano le poco conosciute vicende storiche del centro, che forse già dopo il 213 a. C. faceva parte del regno di Siface. Dal 201a.C. la città è integrata nelle terre di Massinissa e probabilmente già con Micipsa è capitale regionale. Fino al regno di Guada, Iol sembra restare nel territorio massilio. La situazione diventa più incerta sotto Giugurta e Bocco I, ma durante il regno di Bocco II, fa parte della Mauretania con il ruolo di zecca regale, ruolo che manterrà con Giuba II, quando nel 25 a. C. diverrà capitale con il nome di Caesarea. Il passato fenicio e punico del sito è testimoniato da significativi rinvenimenti archeologici. Di particolare importanza il materiale numismatico che documenta una produzione civica che si sviluppa tra la fine del III sec. a. C. e il regno di Giuba I e che permette di ricostruire un profilo punico della città di grande spessore, connotando Iol come il più antico centro del Nord-Africa che conia moneta cittadina autonoma in argento. L'importanza della monetazione di Iol-Caesarea emerge dalle scelte iconografiche, ponderali ed epigrafiche operate, che la pongono tra gli esempi più significativi del «provincialismo» culturale che si diffonde nelle regioni puniche dopo la caduta di Cartagine. Il fenomeno, che oscilla tra l'adesione formale all'ellenismo e il recupero di antiche tipologie egiziane e vicino-orientali rielaborate come facenti parte del patrimonio culturale delle singole realtà locali, trova nell'Iside raffigurata sulla monetazione di Iol, il suo emblema attestato fino all'epoca romano-imperiale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.