La valle del Vajont è nota per il disastroso evento franoso del 1963. Le formazioni geologiche presenti sono state recentemente oggetto di studio funzionale all'avvio del progetto "Eco Museo Vajont: continuità di vita".Ciò ha portato al rinvenimento di un tronco in uno strato di calcare selcifero di età valanginiana appartenente alla Formazione del "Calcare di Soccher". Una prima analisi delle sezioni sottili ottenute dalla porzione premidollare del tronco ha evidenziato la presenza di materiale organico, confermata da indagini termogravimetriche, e la spettacolare conservazione delle strutture cellulari originarie. Queste osservazioni fanno pensare per il reperto ad una fossilizzazione mista di permineralizzazione e carbonizzazione incompleta, avvenuta con eccezionale qualità di conservazione. L'analisi al microscopio ottico rivela la presenza di legno secondario con struttura picnoxilica e di masserelle di ambra che anche in assenza di canali resiniferi, permettono di attribuire il reperto alla classe Gymnospermopsida, ordine Coniferales
UNA CONIFERA FOSSILE NEL CRETACEO INFERIORE DELLA VALLE DEL VAJONT (FRIULI VENEZIA GIULIA
Giaretta A;
2006
Abstract
La valle del Vajont è nota per il disastroso evento franoso del 1963. Le formazioni geologiche presenti sono state recentemente oggetto di studio funzionale all'avvio del progetto "Eco Museo Vajont: continuità di vita".Ciò ha portato al rinvenimento di un tronco in uno strato di calcare selcifero di età valanginiana appartenente alla Formazione del "Calcare di Soccher". Una prima analisi delle sezioni sottili ottenute dalla porzione premidollare del tronco ha evidenziato la presenza di materiale organico, confermata da indagini termogravimetriche, e la spettacolare conservazione delle strutture cellulari originarie. Queste osservazioni fanno pensare per il reperto ad una fossilizzazione mista di permineralizzazione e carbonizzazione incompleta, avvenuta con eccezionale qualità di conservazione. L'analisi al microscopio ottico rivela la presenza di legno secondario con struttura picnoxilica e di masserelle di ambra che anche in assenza di canali resiniferi, permettono di attribuire il reperto alla classe Gymnospermopsida, ordine ConiferalesI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


