L'evento alluvionale che ha colpito il territorio piemontese nei giorni 5-6 novembre 1994 ricalca, per le caratteristiche meteorologiche e per l'associazione dei bacini coinvolti (1), uno schema abbastanza frequente: notevoli afflussi di aria caldo-umida proveniente dal Mediterraneo con direzione SE-NW, incontrando l'arco alpino, hanno generato una situazione critica con precipitazioni dinamiche ed orografiche di forte intensità e durata. Le piogge, iniziate nel pomeriggio del 2 novembre sono proseguite fino a tarda sera del 5 novembre, concentrandosi soprattutto, in un primo tempo, sui settori meridionali piemontesi al confine con la Liguria, poi verso settentrione, sul cuneese orientale, sull'astigiano, sulla Collina di Torino ed infine sulla fascia prealpina fra la Val Pellice e la Val Sesia. La quantità di pioggia caduta ha da un lato innescato numerose frane, soprattutto sui rilievi collinari delle Langhe cuneesi, dall'altro ha incrementato le portate dei corsi d'acqua principali, soprattutto del F. Tànaro, T. Belbo, F. Bormida in destra Po e del T. Orco, T. Malone e F. Dora Baltea in sinistra Po.
Fenomeni gravitativi durante l'evento alluvionale del 5-6.11.1994 in Val Tanaro
Luino F
1995
Abstract
L'evento alluvionale che ha colpito il territorio piemontese nei giorni 5-6 novembre 1994 ricalca, per le caratteristiche meteorologiche e per l'associazione dei bacini coinvolti (1), uno schema abbastanza frequente: notevoli afflussi di aria caldo-umida proveniente dal Mediterraneo con direzione SE-NW, incontrando l'arco alpino, hanno generato una situazione critica con precipitazioni dinamiche ed orografiche di forte intensità e durata. Le piogge, iniziate nel pomeriggio del 2 novembre sono proseguite fino a tarda sera del 5 novembre, concentrandosi soprattutto, in un primo tempo, sui settori meridionali piemontesi al confine con la Liguria, poi verso settentrione, sul cuneese orientale, sull'astigiano, sulla Collina di Torino ed infine sulla fascia prealpina fra la Val Pellice e la Val Sesia. La quantità di pioggia caduta ha da un lato innescato numerose frane, soprattutto sui rilievi collinari delle Langhe cuneesi, dall'altro ha incrementato le portate dei corsi d'acqua principali, soprattutto del F. Tànaro, T. Belbo, F. Bormida in destra Po e del T. Orco, T. Malone e F. Dora Baltea in sinistra Po.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.