L'intervento propone una breve introduzione alla nozione di tassonomia lessicale, elaborata dallo storico della scienza Thomas S. Kuhn, e un'esplorazione preliminare delle possibilità di applicazione in ambito terminologico. Il concetto di tassonomia lessicale è stato sviluppato da Kuhn nell'ultima fase della sua produzione scientifica, per spiegare in termini metaforici la nozione di incommensurabilità e il processo della rivoluzione scientifica. In base a questa prospettiva, l'incommensurabilità tra due paradigmi scientifici viene considerata come una sorta di intraducibilità, principio questo che diviene applicabile in tutti quei casi in cui tassonomie lessicali divergono. Kuhn, attraverso molteplici esempi tratti dalla letteratura della storia della scienza, mette in evidenza come una corretta 'traduzione' debba basarsi su criteri intensionali, oltre che estensionali. In effetti, la sola condizione che consente una piena traducibilità è l'omologia lessicale, la presenza di una equivalente concettualizzazione e tassonominazione del dominio analizzato. Pur usando la nozione di intraducibilità in senso metaforico, Kuhn propone un approccio alla semantica dei termini che sembra avere interessanti implicazioni in tutti quei casi nei quali vengono comparati termini che appartengono a differenti contesti concettuali; non soltanto, quindi, diverse teorie scientifiche, ma anche diversi ambiti linguistici e culturali. La nozione di tassonomia lessicale potrebbe essere utilizzata, quindi, come una sorta di principio regolativo per 'misurare' la distanza di diversi sistemi di concettualizzazione. Tale distanza si manifesta in termini di incommensurabilità locale nella storia della scienza e può assume dimensioni assai più consistenti, quando vengono comparate lingue e culture lontane. Applicazioni di tale nozione in campo terminologico e ai fini dell'organizzazione della conoscenza sono anche ipotizzabili. Per esempio, ai fini della realizzazione di thesauri multilingue. In effetti, molti thesauri presentati come multilingue sono in realtà sviluppati in senso monolingue, spesso in inglese, a cui vengono poi aggiunti 'equivalenti' nelle altre lingue, con una limitata attenzione alla dimensione linguistico-culturale. Ovviamente, ci sono spesso ragioni valide per la scelta di tale opzione, connesse soprattutto alla necessità di poter disporre di strumenti e soluzioni operative in tempi relativamente rapidi. Tuttavia, va anche detto che spesso ciò ha comportato la creazione di strutture semantiche ed equivalenze interlinguistiche non del tutto accettabili. Al fine di meglio riflettere il punto di vista che è proprio di una determinata lingua e cultura, ciò ha portato alcuni autori ad ipotizzare modelli di thesauri multilingui sviluppati con strutture non-simmetriche, ossia caratterizzati da un numero di termini e una implementazione delle relazioni semantiche che possono variare, almeno parzialmente, da lingua a lingua. L'applicabilità della nozione kuhniana di tassonomia lessicale per tali scopi dovrà, naturalmente, essere analizzata in modo più approfondito. Tuttavia ad uno primo sguardo, essa sembra offrire un'interessante prospettiva per l'inquadramento teorico delle problematiche suddette.

La nozione di tassonomia lessicale in Thomas S. Kuhn: possibili applicazioni in ambito terminologico

Mazzocchi F
2007

Abstract

L'intervento propone una breve introduzione alla nozione di tassonomia lessicale, elaborata dallo storico della scienza Thomas S. Kuhn, e un'esplorazione preliminare delle possibilità di applicazione in ambito terminologico. Il concetto di tassonomia lessicale è stato sviluppato da Kuhn nell'ultima fase della sua produzione scientifica, per spiegare in termini metaforici la nozione di incommensurabilità e il processo della rivoluzione scientifica. In base a questa prospettiva, l'incommensurabilità tra due paradigmi scientifici viene considerata come una sorta di intraducibilità, principio questo che diviene applicabile in tutti quei casi in cui tassonomie lessicali divergono. Kuhn, attraverso molteplici esempi tratti dalla letteratura della storia della scienza, mette in evidenza come una corretta 'traduzione' debba basarsi su criteri intensionali, oltre che estensionali. In effetti, la sola condizione che consente una piena traducibilità è l'omologia lessicale, la presenza di una equivalente concettualizzazione e tassonominazione del dominio analizzato. Pur usando la nozione di intraducibilità in senso metaforico, Kuhn propone un approccio alla semantica dei termini che sembra avere interessanti implicazioni in tutti quei casi nei quali vengono comparati termini che appartengono a differenti contesti concettuali; non soltanto, quindi, diverse teorie scientifiche, ma anche diversi ambiti linguistici e culturali. La nozione di tassonomia lessicale potrebbe essere utilizzata, quindi, come una sorta di principio regolativo per 'misurare' la distanza di diversi sistemi di concettualizzazione. Tale distanza si manifesta in termini di incommensurabilità locale nella storia della scienza e può assume dimensioni assai più consistenti, quando vengono comparate lingue e culture lontane. Applicazioni di tale nozione in campo terminologico e ai fini dell'organizzazione della conoscenza sono anche ipotizzabili. Per esempio, ai fini della realizzazione di thesauri multilingue. In effetti, molti thesauri presentati come multilingue sono in realtà sviluppati in senso monolingue, spesso in inglese, a cui vengono poi aggiunti 'equivalenti' nelle altre lingue, con una limitata attenzione alla dimensione linguistico-culturale. Ovviamente, ci sono spesso ragioni valide per la scelta di tale opzione, connesse soprattutto alla necessità di poter disporre di strumenti e soluzioni operative in tempi relativamente rapidi. Tuttavia, va anche detto che spesso ciò ha comportato la creazione di strutture semantiche ed equivalenze interlinguistiche non del tutto accettabili. Al fine di meglio riflettere il punto di vista che è proprio di una determinata lingua e cultura, ciò ha portato alcuni autori ad ipotizzare modelli di thesauri multilingui sviluppati con strutture non-simmetriche, ossia caratterizzati da un numero di termini e una implementazione delle relazioni semantiche che possono variare, almeno parzialmente, da lingua a lingua. L'applicabilità della nozione kuhniana di tassonomia lessicale per tali scopi dovrà, naturalmente, essere analizzata in modo più approfondito. Tuttavia ad uno primo sguardo, essa sembra offrire un'interessante prospettiva per l'inquadramento teorico delle problematiche suddette.
2007
Istituto sull'Inquinamento Atmosferico - IIA
Kuhn's notion of lexical taxonomy
terminology
multilingual thesauri
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/213412
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