Nell'ambito del Programma Genoma Umano Italia è terminata la fase di invio dei dati per il campionamento di individui donatori di sangue originari delle diverse zone dell'Italia. Queste zone sono state create attraverso i cognomi con un procedimento d'analisi della distribuzione geografica accompagnata da uno studio accurato dei fattori storici, linguistici, economici ed etnici che possono aver determinato zone geneticamente isolate. La banca dati dei cognomi italiani così costruita è stata confrontata con un nuovo metodo di costruzione di clusters denominato "self-organizing maps". E' in corso lo studio sui dati di 1150 pazienti con ictus ischemico, provenienti dall'Istituto Nazionale Neurologico Besta di Milano, suddivisi in 5 diagnosi delle possibili eziopatologie. I numerosi dati anamnestici e clinici raccolti, analizzati con metodi statistici di analisi discriminante multivariata, permetteranno di raggruppare i pazienti in gruppi oggettivi e di aumentare la probabilità di una corretta diagnosi. Il fine ultimo è quello di verificare, attraverso l'analisi del DNA dei pazienti, di cui è già iniziata la raccolta, la possibile eterogeneità genetica tra le diverse forme cliniche.

Studio della struttura genetica della popolazione Italiana.

Lisa A;Fiorani O;
2009

Abstract

Nell'ambito del Programma Genoma Umano Italia è terminata la fase di invio dei dati per il campionamento di individui donatori di sangue originari delle diverse zone dell'Italia. Queste zone sono state create attraverso i cognomi con un procedimento d'analisi della distribuzione geografica accompagnata da uno studio accurato dei fattori storici, linguistici, economici ed etnici che possono aver determinato zone geneticamente isolate. La banca dati dei cognomi italiani così costruita è stata confrontata con un nuovo metodo di costruzione di clusters denominato "self-organizing maps". E' in corso lo studio sui dati di 1150 pazienti con ictus ischemico, provenienti dall'Istituto Nazionale Neurologico Besta di Milano, suddivisi in 5 diagnosi delle possibili eziopatologie. I numerosi dati anamnestici e clinici raccolti, analizzati con metodi statistici di analisi discriminante multivariata, permetteranno di raggruppare i pazienti in gruppi oggettivi e di aumentare la probabilità di una corretta diagnosi. Il fine ultimo è quello di verificare, attraverso l'analisi del DNA dei pazienti, di cui è già iniziata la raccolta, la possibile eterogeneità genetica tra le diverse forme cliniche.
2009
Istituto di Genetica Molecolare "Luigi Luca Cavalli Sforza"
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/213580
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact