L'abbandono della montagna, di quella fascia altimetrica in cui la presenza millenaria dell'uomo ha costruito un mirabile e delicato equilibrio, produce effetti sociali di disgregazione, scomparsa di diversità culturali, di tradizioni popolari a vantaggio dei modelli urbani. Questo abbandono comporta anche negative conseguenze ambientali, dissesti e frane, incendi, squilibri idrogeologici, con aggravamento degli eventi alluvionali nelle stesse valli e aree di pianura. Uno degli aspetti più interessanti che vengono messi in evidenza all'interno della "Legge quadro sulle aree naturali protette" è la messa a punto di meccanismi capaci di innescare processi di conservazione, di recupero e di tutela, riguardanti tanto l'ambiente naturale, quanto quello antropico.
Comunità locali e centri abitati
Antonio Bertini
2008
Abstract
L'abbandono della montagna, di quella fascia altimetrica in cui la presenza millenaria dell'uomo ha costruito un mirabile e delicato equilibrio, produce effetti sociali di disgregazione, scomparsa di diversità culturali, di tradizioni popolari a vantaggio dei modelli urbani. Questo abbandono comporta anche negative conseguenze ambientali, dissesti e frane, incendi, squilibri idrogeologici, con aggravamento degli eventi alluvionali nelle stesse valli e aree di pianura. Uno degli aspetti più interessanti che vengono messi in evidenza all'interno della "Legge quadro sulle aree naturali protette" è la messa a punto di meccanismi capaci di innescare processi di conservazione, di recupero e di tutela, riguardanti tanto l'ambiente naturale, quanto quello antropico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


