L'articolo illustra i contenuti della IX Mostra internazionale di Architettura di Venezia dal titolo Metamorph. L'architettura contemporanea ha ampliato in maniera consistente i propri limiti disciplinari per vivere i mutamenti odierni, aprendosi alla nuova concezione dinamica del tempo e dello spazio: i nuovi materiali e le nuove forme accolgono e sottolineano i luoghi della contemporaneità, modellandoli e reinterpretandoli. La lenta, ma profonda trasformazione degli spazi abitati, dei luoghi di lavoro, di studio, di incontro, del divertimento sta rapidamente cambiando le città modificandone l'immagine, l'organizzazione, il limite. Le odierne morfologie degli spazi, trasformando il carattere statico e tipologico degli edifici, propongono nuovi percorsi e modi di abitare e percepire i luoghi e creano diversi modelli di vivere la città, offrendo ai campi della ricerca e della costruzione nuovi scenari e spunti di riflessione. Tali segni dei profondi mutamenti che stanno avvendendo nell'architettura contemporanea sono raccolti e illustrati a Metamorph, diretta da Kurt W. Forster e curata da Nanni Baltzer, Mirko Zardini e Rinio Bruttomesso. Metamorph, che segue la VII Mostra del 2000 Less Aesthetics, More Ethics, diretta da Massimiliano Fuksas, e l'VIII del 2002 Next, diretta da Dejan Sudjic, è stata pensata secondo un progetto teso a spiegare la complessità di significati collegati al tema della metamorfosi e le sue differenti espressioni realizzative.

Metamorph: mutamenti dei luoghi e degli spazi contemporanei in mostra alla IX Biennale di Architettura di Venezia

Sepe M
2004

Abstract

L'articolo illustra i contenuti della IX Mostra internazionale di Architettura di Venezia dal titolo Metamorph. L'architettura contemporanea ha ampliato in maniera consistente i propri limiti disciplinari per vivere i mutamenti odierni, aprendosi alla nuova concezione dinamica del tempo e dello spazio: i nuovi materiali e le nuove forme accolgono e sottolineano i luoghi della contemporaneità, modellandoli e reinterpretandoli. La lenta, ma profonda trasformazione degli spazi abitati, dei luoghi di lavoro, di studio, di incontro, del divertimento sta rapidamente cambiando le città modificandone l'immagine, l'organizzazione, il limite. Le odierne morfologie degli spazi, trasformando il carattere statico e tipologico degli edifici, propongono nuovi percorsi e modi di abitare e percepire i luoghi e creano diversi modelli di vivere la città, offrendo ai campi della ricerca e della costruzione nuovi scenari e spunti di riflessione. Tali segni dei profondi mutamenti che stanno avvendendo nell'architettura contemporanea sono raccolti e illustrati a Metamorph, diretta da Kurt W. Forster e curata da Nanni Baltzer, Mirko Zardini e Rinio Bruttomesso. Metamorph, che segue la VII Mostra del 2000 Less Aesthetics, More Ethics, diretta da Massimiliano Fuksas, e l'VIII del 2002 Next, diretta da Dejan Sudjic, è stata pensata secondo un progetto teso a spiegare la complessità di significati collegati al tema della metamorfosi e le sue differenti espressioni realizzative.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/214271
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