Il presente studio rappresenta un esempio innovativo di gestione del territorio indirizzato al riuso, con finalità turistiche, mediante ripristino e valorizzazione ambientale, di alcune cave dismesse divenute, successivamente per affioramento delle falde acquifere, bacini artificiali (laghetti). Il recupero ambientale investe un vasto territorio del comune di Castel Volturno, in provincia di Caserta, ove sono presenti 16 cave di sabbia, dismesse e abbandonate, realizzate mediante escavazione e asporto abusivi di materiale, fino a profondità variabili tra i 10 e i 40 metri circa. Il progetto si è posto come obiettivo la realizzazione di un piccolo "distretto turistico" in grado di ospitare e far esprimere al meglio imprese turistiche differenti. Le iniziative di queste aziende si concentrano al momento su un'area di 300.000 mq di proprietà privata, ricadente nel perimetro del SIN del Litorale Domizio, Flegreo e Agro-Aversano, ma il progetto prevede la riqualificazione territoriale di oltre 90 ettari di territorio fortemente degradato. Nel suo insieme il progetto ha previsto la costruzione di un BIO-PARCO dedicato al benessere, alla cultura e al turismo sostenibile, il tutto inserito in una cornice di particolare pregio naturalistico. Il progetto rispetta le indicazioni del "piano di recupero ambientale del territorio della provincia di Caserta e compromesso dall'attività estrattiva delle cave abbandonate, abusive o dismesse" della Regione Campania approvato dal Commissario di Governo per l'emergenza rifiuti, bonifica e tutela delle acque (BURC n. 12 del 15/3/2004). Nel suo insieme il progetto ha destinato notevoli risorse alla sperimentazione di metodologie innovative per il riuso con finalità turistiche delle cave allagate, mediante ripristino e valorizzazione ambientale. L'intervento è incentrato sul recupero di una superficie più vasta rispetto al semplice sito di cava: include aree circostanti degradate ed utilizza risorse territoriali attigue del tutto sottovalutate. Non si tratta di riportare allo stato originario degli specchi d'acqua danneggiati, ma di utilizzare dei laghi artificiali per la valorizzazione di un'area territoriale tramite un intervento responsabile che favorisca nei laghi stessi l'instaurazione di uno sito naturale di elevato valore ambientale. Il progetto mira a favorire la presa di uno stato naturale di elevato valore ambientale creando un ambiente acquatico eterogeneo con spiccate caratteristiche auto depuranti. Gli interventi previsti favoriranno, nel tempo, la formazione di un ecosistema; si assisterà a stadi di sviluppo successivi fino al raggiungimento del climax dove l'ecosistema sarà stabile e lontano dall'eutrofizzazione.

Bio-parks as a means of environmental restoration and enhancement for the sustainable management of a degraded land

Calandrelli MM;Calandrelli R
2013

Abstract

Il presente studio rappresenta un esempio innovativo di gestione del territorio indirizzato al riuso, con finalità turistiche, mediante ripristino e valorizzazione ambientale, di alcune cave dismesse divenute, successivamente per affioramento delle falde acquifere, bacini artificiali (laghetti). Il recupero ambientale investe un vasto territorio del comune di Castel Volturno, in provincia di Caserta, ove sono presenti 16 cave di sabbia, dismesse e abbandonate, realizzate mediante escavazione e asporto abusivi di materiale, fino a profondità variabili tra i 10 e i 40 metri circa. Il progetto si è posto come obiettivo la realizzazione di un piccolo "distretto turistico" in grado di ospitare e far esprimere al meglio imprese turistiche differenti. Le iniziative di queste aziende si concentrano al momento su un'area di 300.000 mq di proprietà privata, ricadente nel perimetro del SIN del Litorale Domizio, Flegreo e Agro-Aversano, ma il progetto prevede la riqualificazione territoriale di oltre 90 ettari di territorio fortemente degradato. Nel suo insieme il progetto ha previsto la costruzione di un BIO-PARCO dedicato al benessere, alla cultura e al turismo sostenibile, il tutto inserito in una cornice di particolare pregio naturalistico. Il progetto rispetta le indicazioni del "piano di recupero ambientale del territorio della provincia di Caserta e compromesso dall'attività estrattiva delle cave abbandonate, abusive o dismesse" della Regione Campania approvato dal Commissario di Governo per l'emergenza rifiuti, bonifica e tutela delle acque (BURC n. 12 del 15/3/2004). Nel suo insieme il progetto ha destinato notevoli risorse alla sperimentazione di metodologie innovative per il riuso con finalità turistiche delle cave allagate, mediante ripristino e valorizzazione ambientale. L'intervento è incentrato sul recupero di una superficie più vasta rispetto al semplice sito di cava: include aree circostanti degradate ed utilizza risorse territoriali attigue del tutto sottovalutate. Non si tratta di riportare allo stato originario degli specchi d'acqua danneggiati, ma di utilizzare dei laghi artificiali per la valorizzazione di un'area territoriale tramite un intervento responsabile che favorisca nei laghi stessi l'instaurazione di uno sito naturale di elevato valore ambientale. Il progetto mira a favorire la presa di uno stato naturale di elevato valore ambientale creando un ambiente acquatico eterogeneo con spiccate caratteristiche auto depuranti. Gli interventi previsti favoriranno, nel tempo, la formazione di un ecosistema; si assisterà a stadi di sviluppo successivi fino al raggiungimento del climax dove l'ecosistema sarà stabile e lontano dall'eutrofizzazione.
2013
Istituto di Biologia Agro-ambientale e Forestale - IBAF - Sede Porano
bio-park
sustainable management
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/216201
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