In questo lavoro vengono messe a confronto tre tecniche di clustering neurale nell'ambito di una classificazione ibrida a due stadi, rispettivamente senza supervisione e con supervisione. I dati utilizzati sono immagini del satellite Landsat TM della regione di Tam Flat in Antartide. Gli algoritmi di clustering considerati, pur essendo tutti del tipo a "forgiatura deterministica" (deterministic annealing) poiché nel corso del processo d'apprendimento essi riducono a zero un parametro di scala, presentano diverse caratteristiche operative ed architetturali. I primi due algoritmi sono il Fuzzy Learning Vector Quantization (FLVQ), che opera in modalità fuori linea (batch), ed il Self-Organizing Map (SOM), che opera in linea (on line); entrambi richiedono all'utente di fissare il numero di cluster come parametro in ingresso. Il terzo algoritmo utilizzato nel confronto, chiamato Fully self-Organizing Adaptive Resonance Theory (FOSART), richiede all'utente di inserire come parametro d'ingresso una soglia normalizzata di vigilanza. A differenza dei primi due, FOSART è in grado di: i) generare dinamicamente prototipi e collegamenti laterali tra prototipi; queste attività sono svolte con modalità on line; ed ii) rimuovere dinamicamente prototipi e collegamenti laterali tra prototipi; queste attività sono svolte con modalità mini-batch, ovvero sulla base di statistiche collezionate nel corso di una sequenza di presentazioni di vettori d'ingresso. Il confronto tra i risultati ottenuti nella classificazione delle immagini del17Antartide indica che FOSART raggiunge la convergenza più rapidamente degli altri due modelli neurali, ma che a regime FLVQ e SOM garantiscono piestazioni migliori di FOSART. Nel confronto con un classificatore con supervisione ad uno stadio del tipo Multilayer Perceptron (MLP) lo schema ibrido di classificazione: a) è più semplice da implementare; b) richiede un minor tempo di apprendimento nell'ottenere analoghe percentuali di corretta classificazione; e C) è in grado di presentare bassi valori di attivazione per quei dati 'ingresso, detti outliers, che cadono in regioni dello spazio d'ingresso prive di vettori di training.

Confronto tra algoritmi di clustering nella classificazione ibrida di immagini telerilevate dell'Antartide

P Blonda;G Satalino;A D'Addabbo;C Tarantino
1999

Abstract

In questo lavoro vengono messe a confronto tre tecniche di clustering neurale nell'ambito di una classificazione ibrida a due stadi, rispettivamente senza supervisione e con supervisione. I dati utilizzati sono immagini del satellite Landsat TM della regione di Tam Flat in Antartide. Gli algoritmi di clustering considerati, pur essendo tutti del tipo a "forgiatura deterministica" (deterministic annealing) poiché nel corso del processo d'apprendimento essi riducono a zero un parametro di scala, presentano diverse caratteristiche operative ed architetturali. I primi due algoritmi sono il Fuzzy Learning Vector Quantization (FLVQ), che opera in modalità fuori linea (batch), ed il Self-Organizing Map (SOM), che opera in linea (on line); entrambi richiedono all'utente di fissare il numero di cluster come parametro in ingresso. Il terzo algoritmo utilizzato nel confronto, chiamato Fully self-Organizing Adaptive Resonance Theory (FOSART), richiede all'utente di inserire come parametro d'ingresso una soglia normalizzata di vigilanza. A differenza dei primi due, FOSART è in grado di: i) generare dinamicamente prototipi e collegamenti laterali tra prototipi; queste attività sono svolte con modalità on line; ed ii) rimuovere dinamicamente prototipi e collegamenti laterali tra prototipi; queste attività sono svolte con modalità mini-batch, ovvero sulla base di statistiche collezionate nel corso di una sequenza di presentazioni di vettori d'ingresso. Il confronto tra i risultati ottenuti nella classificazione delle immagini del17Antartide indica che FOSART raggiunge la convergenza più rapidamente degli altri due modelli neurali, ma che a regime FLVQ e SOM garantiscono piestazioni migliori di FOSART. Nel confronto con un classificatore con supervisione ad uno stadio del tipo Multilayer Perceptron (MLP) lo schema ibrido di classificazione: a) è più semplice da implementare; b) richiede un minor tempo di apprendimento nell'ottenere analoghe percentuali di corretta classificazione; e C) è in grado di presentare bassi valori di attivazione per quei dati 'ingresso, detti outliers, che cadono in regioni dello spazio d'ingresso prive di vettori di training.
1999
Istituto di Studi sui Sistemi Intelligenti per l'Automazione - ISSIA - Sede Bari
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/217843
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact