Il cambiamento della famiglia tipo, il nascere di nuovi tipi di convivenze, l'inserimento residenziale delle popolazioni immigrate stanno determinando la formazione di nuclei abitativi ristretti, misti o senza legami di parentela. La domanda di alloggio sembra oggi concentrata soprattutto sulla domanda di qualità, e quindi sul desiderio di miglioramento della condizione abitativa, e sulla domanda sociale, in particolare in riferimento alle condizioni di forte disagio, la quale trova solo in parte soluzione nell'offerta pubblica. L'esigenza di dimensioni abitative nuove e meno rigide risulta evidente anche in connessione ad una maggiore articolazione di funzioni nel rapporto fra spazio edificato e non edificato, spazio interno ed esterno. A fronte della rigidità distributiva degli attuali alloggi, la sperimentazione di modalità diverse di abitare nei territori trova luogo nelle pratiche di riuso di singoli edifici e di tessuti urbani della città compatta e dell'urbanizzazione diffusa. La modificazione del territorio italiano, e del Mezzogiono in particolare, che ne scaturisce non riguarda solo la grande città, ma tutto l'insieme di episodi edilizi che li comprende e che si disperde su vaste superfici. Partendo da queste premesse, obiettivo del lavoro è di individuare le esigenze abitative delle nuove tipologie di nuclei familiari e di convivenze e di indagare sui fenomeni di trasformazione che tali bisogni hanno introdotto nella città contemporanea. Scopo del lavoro è altresì proporre, con riferimento alle complesse dinamiche insediative legate ai territori del Mezzogiorno e della Campania in particolare, una riflessione in merito ad una ridefinizione della questione abitativa e dei modelli di residenza, più adeguati alle mutate esigenze.
Luoghi della residenza e città: trasformazioni delle dinamiche insediative nei territori del Mezzogiorno
Sepe M
2005
Abstract
Il cambiamento della famiglia tipo, il nascere di nuovi tipi di convivenze, l'inserimento residenziale delle popolazioni immigrate stanno determinando la formazione di nuclei abitativi ristretti, misti o senza legami di parentela. La domanda di alloggio sembra oggi concentrata soprattutto sulla domanda di qualità, e quindi sul desiderio di miglioramento della condizione abitativa, e sulla domanda sociale, in particolare in riferimento alle condizioni di forte disagio, la quale trova solo in parte soluzione nell'offerta pubblica. L'esigenza di dimensioni abitative nuove e meno rigide risulta evidente anche in connessione ad una maggiore articolazione di funzioni nel rapporto fra spazio edificato e non edificato, spazio interno ed esterno. A fronte della rigidità distributiva degli attuali alloggi, la sperimentazione di modalità diverse di abitare nei territori trova luogo nelle pratiche di riuso di singoli edifici e di tessuti urbani della città compatta e dell'urbanizzazione diffusa. La modificazione del territorio italiano, e del Mezzogiono in particolare, che ne scaturisce non riguarda solo la grande città, ma tutto l'insieme di episodi edilizi che li comprende e che si disperde su vaste superfici. Partendo da queste premesse, obiettivo del lavoro è di individuare le esigenze abitative delle nuove tipologie di nuclei familiari e di convivenze e di indagare sui fenomeni di trasformazione che tali bisogni hanno introdotto nella città contemporanea. Scopo del lavoro è altresì proporre, con riferimento alle complesse dinamiche insediative legate ai territori del Mezzogiorno e della Campania in particolare, una riflessione in merito ad una ridefinizione della questione abitativa e dei modelli di residenza, più adeguati alle mutate esigenze.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.