In Italia è in atto da parecchi decenni un intenso lavoro di selezione clonale sull'enorme patrimonio varietale che caratterizza la viticoltura del nostro Paese. Tale attività ha portato ad oltre mille i cloni selezionati omologati ed iscritti nel Registro Nazionale Varietà di Vite (D.M. 6/12/2000) c/o il Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Questo grande patrimonio clonale permette alla vivaistica nazionale di produrre materiale di moltiplicazione "certificato" di alta qualificazione genetica e sanitaria per la messa a dimora dei nuovi impianti. Un numero adeguato di cloni, decisamente inferiore riguarda i vitigni tipici delle aree meridionali. E' il caso dei vitigni autoctoni della Calabria, per i quali ad oggi non esistono cloni selezionati. Questa carenza interessa anche il Gaglioppo, il vitigno più rappresentativo della viticoltura regionale. La mancata disponibilità di materiale clonale virus-esente rappresenta un grave fattore limitante per le potenzialità di questo e degli altri vitigni calabresi. La generalizzata presenza delle malattie virali nei vigneti calabresi è poi un ulteriore motivo di difficoltà. Alla luce delle precedenti considerazioni l'Azienda Librandi di Cirò Marina (KR) ha avviato in collaborazione con l'Unità di Grugliasco (TO) dell'Istituto di Virologia Vegetale del CNR e il Laboratorio Enosis Meraviglia di Fubine (AL) un percorso progettuale finalizzato all'ottenimento di cloni geneticamente e virologicamente selezionati di alcune varietà locali, tra cui Gaglioppo e Magliocco dolce. Dopo il severo controllo sanitario condotto tramite ELISA e multiplex-RT-PCR, sono risultati esenti da virus nocivi 7 cloni di Gaglioppo e 9 cloni di Magliocco dolce di cui due appartenenti rispettivamente ai biotipi Lacrima Cristi nero ed Arvino, ritenuti sinonimi del Magliocco dolce). Con questi cloni è stato realizzato un campo di omologazione a Rocca di Neto (KR) e su di essi sono stati effettuati i rilievi previsti dal protocollo ufficiale di selezione (DM 24/06/08). Nel presente lavoro sono presentati i principali risultati del primo anno di sperimentazione (2010), che, sebbene preliminari, hanno già fornito ai selezionatori precise indicazioni sulle potenzialità produttive ed enologiche dei cloni in studio.
La selezione clonale di Gaglioppo e Magliocco dolce, strumento per approfondire le potenzialità enologiche di due importanti vitigni di Calabria
Mollo A;Mannini F
2012
Abstract
In Italia è in atto da parecchi decenni un intenso lavoro di selezione clonale sull'enorme patrimonio varietale che caratterizza la viticoltura del nostro Paese. Tale attività ha portato ad oltre mille i cloni selezionati omologati ed iscritti nel Registro Nazionale Varietà di Vite (D.M. 6/12/2000) c/o il Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Questo grande patrimonio clonale permette alla vivaistica nazionale di produrre materiale di moltiplicazione "certificato" di alta qualificazione genetica e sanitaria per la messa a dimora dei nuovi impianti. Un numero adeguato di cloni, decisamente inferiore riguarda i vitigni tipici delle aree meridionali. E' il caso dei vitigni autoctoni della Calabria, per i quali ad oggi non esistono cloni selezionati. Questa carenza interessa anche il Gaglioppo, il vitigno più rappresentativo della viticoltura regionale. La mancata disponibilità di materiale clonale virus-esente rappresenta un grave fattore limitante per le potenzialità di questo e degli altri vitigni calabresi. La generalizzata presenza delle malattie virali nei vigneti calabresi è poi un ulteriore motivo di difficoltà. Alla luce delle precedenti considerazioni l'Azienda Librandi di Cirò Marina (KR) ha avviato in collaborazione con l'Unità di Grugliasco (TO) dell'Istituto di Virologia Vegetale del CNR e il Laboratorio Enosis Meraviglia di Fubine (AL) un percorso progettuale finalizzato all'ottenimento di cloni geneticamente e virologicamente selezionati di alcune varietà locali, tra cui Gaglioppo e Magliocco dolce. Dopo il severo controllo sanitario condotto tramite ELISA e multiplex-RT-PCR, sono risultati esenti da virus nocivi 7 cloni di Gaglioppo e 9 cloni di Magliocco dolce di cui due appartenenti rispettivamente ai biotipi Lacrima Cristi nero ed Arvino, ritenuti sinonimi del Magliocco dolce). Con questi cloni è stato realizzato un campo di omologazione a Rocca di Neto (KR) e su di essi sono stati effettuati i rilievi previsti dal protocollo ufficiale di selezione (DM 24/06/08). Nel presente lavoro sono presentati i principali risultati del primo anno di sperimentazione (2010), che, sebbene preliminari, hanno già fornito ai selezionatori precise indicazioni sulle potenzialità produttive ed enologiche dei cloni in studio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.