Lo studio della percezione della violenza acquista un significato cruciale se considerato nella prospettiva indicata dall'approccio di Bourdieu. Secondo questa visione, la struttura simbolica delle relazioni di dominio si esercita attraverso schemi di percezione, di valutazione e di azione, che sono elementi costitutivi dell'habitus, incorporati nel profondo, difficili da trasformare, che perpetuano, fra l'altro, i meccanismi del dominio maschile. Studiare la percezione della violenza contro le donne in termini di valutazione dell'esistenza e/o persistenza di stereotipi e pregiudizi di genere, può contribuire a stimare e a segnalare il livello di infiltrazione della cultura dominante e dello stadio del processo di discussione e/o di ripudio delle espressioni fisiche e simboliche della violenza. Si tratta di porre l'attenzione sul background culturale della violenza contro le donne, di tutto quello che circonda la manifestazione plastica delle fenomenologie violente. Di particolare importanza in questo ambito, sono le ricerche che indagano sugli operatori socio sanitari che a diverso livello si confrontano con il fenomeno della violenza contro le donne; oltre alle indagini Urban che prevedevano appunto una rilevazione sugli operatori, sono state effettuate in Italia una serie di indagini di livello territoriale che hanno approfondito i temi della conoscenza, della percezione e della formazione specifica degli operatori socio sanitari (pubblici, privati e no profit), sempre in un'ottica di ricerca azione, connettendo i risultati delle indagini alla necessità di miglioramento delle prestazioni dei servizi di supporto e di contrasto della violenza di genere. Le tre indagini considerate in questo studio sono state effettuate recentemente nell'ambito dei progetti finanziati da programmi specifici sulla violenza contro le donne , come quelli del Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri a livello nazionale o quelli sostenuti dal programma Daphne della Commissione europea DG Giustizia. I tre progetti prevedevano indagini quantitative sul campo dirette alla mappatura dei servizi territoriali connessi al sostegno e supporto delle vittime e al contrasto del fenomeno. In tutti e tre i casi è stata colta l'occasione per l'approfondimento delle caratteristiche degli operatori sociosanitari, dalla formazione specifica ai modelli di intervento, includendo parti relative al sondaggio delle opinioni , conoscenze ed atteggiamenti sul fenomeno. Inoltre, alla luce dei cambiamenti demografici occorsi nel nostro paese, nelle indagini sono stati previsti approfondimenti sulla utenza migrante dei servizi selezionati.Nello studio sono analizzati gli elementi comuni alle tre indagini al fine di catturare lo stato delle conoscenze e delle percezioni verso la violenza da soggetti che rivestono il ruolo cruciale di interazione assistenza e sostegno delle persone vittime di violenza.
Le percezioni della violenza. Ricerca multidimensionale sulle ambivalenze e il cambiamento
Maura Misiti
2013
Abstract
Lo studio della percezione della violenza acquista un significato cruciale se considerato nella prospettiva indicata dall'approccio di Bourdieu. Secondo questa visione, la struttura simbolica delle relazioni di dominio si esercita attraverso schemi di percezione, di valutazione e di azione, che sono elementi costitutivi dell'habitus, incorporati nel profondo, difficili da trasformare, che perpetuano, fra l'altro, i meccanismi del dominio maschile. Studiare la percezione della violenza contro le donne in termini di valutazione dell'esistenza e/o persistenza di stereotipi e pregiudizi di genere, può contribuire a stimare e a segnalare il livello di infiltrazione della cultura dominante e dello stadio del processo di discussione e/o di ripudio delle espressioni fisiche e simboliche della violenza. Si tratta di porre l'attenzione sul background culturale della violenza contro le donne, di tutto quello che circonda la manifestazione plastica delle fenomenologie violente. Di particolare importanza in questo ambito, sono le ricerche che indagano sugli operatori socio sanitari che a diverso livello si confrontano con il fenomeno della violenza contro le donne; oltre alle indagini Urban che prevedevano appunto una rilevazione sugli operatori, sono state effettuate in Italia una serie di indagini di livello territoriale che hanno approfondito i temi della conoscenza, della percezione e della formazione specifica degli operatori socio sanitari (pubblici, privati e no profit), sempre in un'ottica di ricerca azione, connettendo i risultati delle indagini alla necessità di miglioramento delle prestazioni dei servizi di supporto e di contrasto della violenza di genere. Le tre indagini considerate in questo studio sono state effettuate recentemente nell'ambito dei progetti finanziati da programmi specifici sulla violenza contro le donne , come quelli del Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri a livello nazionale o quelli sostenuti dal programma Daphne della Commissione europea DG Giustizia. I tre progetti prevedevano indagini quantitative sul campo dirette alla mappatura dei servizi territoriali connessi al sostegno e supporto delle vittime e al contrasto del fenomeno. In tutti e tre i casi è stata colta l'occasione per l'approfondimento delle caratteristiche degli operatori sociosanitari, dalla formazione specifica ai modelli di intervento, includendo parti relative al sondaggio delle opinioni , conoscenze ed atteggiamenti sul fenomeno. Inoltre, alla luce dei cambiamenti demografici occorsi nel nostro paese, nelle indagini sono stati previsti approfondimenti sulla utenza migrante dei servizi selezionati.Nello studio sono analizzati gli elementi comuni alle tre indagini al fine di catturare lo stato delle conoscenze e delle percezioni verso la violenza da soggetti che rivestono il ruolo cruciale di interazione assistenza e sostegno delle persone vittime di violenza.File | Dimensione | Formato | |
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