Sulle pendici collinari del lago di Bolsena (VT), nei comuni di Gradoli ed Acquapendente, è coltivato da tempo il fagiolo cosiddetto "del Purgatorio", in quanto tradizionalmente viene consumato nel Pranzo del Mercoledì delle Ceneri. Attualmente la superficie coltivata con questa varietà locale è pari a circa 20 ha, con una resa media di 8-10 q/ha. Il 30-40% del prodotto è utilizzato a livello familiare, mentre il rimanente è consegnato alla Cantina-Oleificio Sociale di Gradoli che provvede al confezionamento ed al commercio, soprattutto nei mercati del Lazio. L'attività di ricerca svolta nell'ambito del progetto "Valorizzazione di germoplasma orticolo italiano", finanziamento congiunto MIUR-MiPAF, mira ad una caratterizzazione sia della pianta che del prodotto ed al risanamento della coltura da un punto di vista genetico e fitosanitario. Sono stati valutati complessivamente 23 campioni di seme, prelevati presso produttori locali, di cui 14 nel 2002 e 9 nel 2003. Le prove di confronto in ambedue gli anni (2003 e 2004) sono state condotte nell'Azienda Agraria dell'Università della Tuscia allestendo parcelle replicate costituite da 30 piante, secondo uno schema randomizzato. Nella prova del 2004 le entrate valutate erano costituite da 9 nuove accessioni e da 6 provenienti dalle migliori scelte l'anno precedente. I rilievi hanno riguardato: percentuale di emergenza, anomalie della plantula, stato fitosanitario (virus, batteri, patogeni fungini), morfologia fiorale e di sviluppo, portamento, precocità di maturazione, caratteristiche produttive (pianta, baccello, seme). Di tutte le accessioni in prova è stato spedito un campione di seme all'Istituto di Genetica vegetale del CNR di Bari per la caratterizzazione biochimica, molecolare e nutrizionale. I dati bio-agronomici e molecolari statisticamente elaborati, hanno permesso di caratterizzare la variabilità esistente nella varietà locale del Fagiolo del Purgatorio di Gradoli (VT) e di selezionare le accessioni più omogenee e rappresentative. Sulla base di tali analisi, tra l'altro, è emersa l'origine dal gene-pool Mesoamericano e la presenza di due habitus di crescita (semirampicante e nano) con eventi di contaminazione tra loro e con tipologie estranee ma con identica morfologia del seme. Dal punto di vista nutrizionale le popolazioni si caratterizzano per un contenuto proteico medio, un alto contenuto in ceneri ed un basso contenuto in antitripsinici.
Caratterizzazione della popolazione locale "Fagiolo del Purgatorio" di Gradoli (VT) mediante parametri fenotipici, produttivi, biochimico-nutrizionali e genetici.
LIOI L;
2005
Abstract
Sulle pendici collinari del lago di Bolsena (VT), nei comuni di Gradoli ed Acquapendente, è coltivato da tempo il fagiolo cosiddetto "del Purgatorio", in quanto tradizionalmente viene consumato nel Pranzo del Mercoledì delle Ceneri. Attualmente la superficie coltivata con questa varietà locale è pari a circa 20 ha, con una resa media di 8-10 q/ha. Il 30-40% del prodotto è utilizzato a livello familiare, mentre il rimanente è consegnato alla Cantina-Oleificio Sociale di Gradoli che provvede al confezionamento ed al commercio, soprattutto nei mercati del Lazio. L'attività di ricerca svolta nell'ambito del progetto "Valorizzazione di germoplasma orticolo italiano", finanziamento congiunto MIUR-MiPAF, mira ad una caratterizzazione sia della pianta che del prodotto ed al risanamento della coltura da un punto di vista genetico e fitosanitario. Sono stati valutati complessivamente 23 campioni di seme, prelevati presso produttori locali, di cui 14 nel 2002 e 9 nel 2003. Le prove di confronto in ambedue gli anni (2003 e 2004) sono state condotte nell'Azienda Agraria dell'Università della Tuscia allestendo parcelle replicate costituite da 30 piante, secondo uno schema randomizzato. Nella prova del 2004 le entrate valutate erano costituite da 9 nuove accessioni e da 6 provenienti dalle migliori scelte l'anno precedente. I rilievi hanno riguardato: percentuale di emergenza, anomalie della plantula, stato fitosanitario (virus, batteri, patogeni fungini), morfologia fiorale e di sviluppo, portamento, precocità di maturazione, caratteristiche produttive (pianta, baccello, seme). Di tutte le accessioni in prova è stato spedito un campione di seme all'Istituto di Genetica vegetale del CNR di Bari per la caratterizzazione biochimica, molecolare e nutrizionale. I dati bio-agronomici e molecolari statisticamente elaborati, hanno permesso di caratterizzare la variabilità esistente nella varietà locale del Fagiolo del Purgatorio di Gradoli (VT) e di selezionare le accessioni più omogenee e rappresentative. Sulla base di tali analisi, tra l'altro, è emersa l'origine dal gene-pool Mesoamericano e la presenza di due habitus di crescita (semirampicante e nano) con eventi di contaminazione tra loro e con tipologie estranee ma con identica morfologia del seme. Dal punto di vista nutrizionale le popolazioni si caratterizzano per un contenuto proteico medio, un alto contenuto in ceneri ed un basso contenuto in antitripsinici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.