In questo lavoro si analizzerà la struttura produttiva del Marocco allo scopo di individuare delle nuoe strategie di sviluppo che possano permettere uno sviluppo integrato tra agricoltura e turismo. Si evidenzia infatti come il paese sia caratterizzato da un sistema economico di tipo dualistico che vede una zona interna, dove predomina il settore agricolo di tipo tradizionale, affianco ad una zona centrale e costiera dove invece predominano le localizzazioni industriali di tipo moderno e le produzioni agricole per le esportazioni. Tutto ciò ha determinato in passato, e determina tuttora, una forte pressione migratoria verso le zone centrali e costiere più sviluppate, con il conseguente abbandono delle aree interne più povere. Ciò provoca ulteriori squilibri in quanto, da un lato, occorre trovare nuove opportunità di lavoro per quelli che si spostano nei centri urbani, dall'altro l'abbandono delle campagne non fa altro che accrescere il deficit alimentare. È necessario quindi intervenire direttamente nelle zone più depresse, in quelle del Sud ed in quelle interne del Tensift e del Nord Ovest, con delle nuove strategie di sviluppo che tengano conto delle caratteristiche di queste regioni. Uno sviluppo integrato tra agricoltura e turismo che tenga conto delle compatibilità ambientali può indicare la strada da seguire nel prossimo futuro.
Il Marocco
Venditto Bruno
1996
Abstract
In questo lavoro si analizzerà la struttura produttiva del Marocco allo scopo di individuare delle nuoe strategie di sviluppo che possano permettere uno sviluppo integrato tra agricoltura e turismo. Si evidenzia infatti come il paese sia caratterizzato da un sistema economico di tipo dualistico che vede una zona interna, dove predomina il settore agricolo di tipo tradizionale, affianco ad una zona centrale e costiera dove invece predominano le localizzazioni industriali di tipo moderno e le produzioni agricole per le esportazioni. Tutto ciò ha determinato in passato, e determina tuttora, una forte pressione migratoria verso le zone centrali e costiere più sviluppate, con il conseguente abbandono delle aree interne più povere. Ciò provoca ulteriori squilibri in quanto, da un lato, occorre trovare nuove opportunità di lavoro per quelli che si spostano nei centri urbani, dall'altro l'abbandono delle campagne non fa altro che accrescere il deficit alimentare. È necessario quindi intervenire direttamente nelle zone più depresse, in quelle del Sud ed in quelle interne del Tensift e del Nord Ovest, con delle nuove strategie di sviluppo che tengano conto delle caratteristiche di queste regioni. Uno sviluppo integrato tra agricoltura e turismo che tenga conto delle compatibilità ambientali può indicare la strada da seguire nel prossimo futuro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


