Le successioni lacustri, fluviali e marine registrano le trasformazioni ambientali coeve alla sedimentazione e legate a cambiamenti climatici maggiori (la cosiddetta ciclicità glaciale-interglaciale) e millenari. Una ricerca promossa dal CNR IDPA di Milano e dalla Prov. di Vicenza ha permesso di studiare tre archivi sedimentari nel Bacino di Fimon (Colli Berici). Lo studio stratigrafico, geochimico e paleobotanico ha consentito: (1) di ricostruire gli ambienti terrestri e acquatico lacustri negli ultimi 140.000 anni; (2) di confrontare le variazioni degli ambienti di sedimentazione con l'evoluzione della Pianura Veneta e le oscillazioni del livello del Mare Adriatico. Durante gli ultimi 140.000 anni, i Colli Berici non sono mai stati raggiunti dai ghiacciai, che si attestavano ca. 30 km a nord. Il Lago di Fimon si formò all'inizio dell'ultimo interglaciale (Eemiano); il livello del lago si alzò rapidamente, generando un emissario che drenava verso la Pianura Veneta. In questa fase il livello del mare era ca. 5 m più alto dell'attuale e sommergeva ampie aree della Pianura Veneta. A partire da ca. 108.000 anni fa, si registrano fasi di forte regressione del livello marino, seguite da momenti di debole ripresa; il reticolo fluviale si trasformò e iniziò l'accumulo dei sedimenti alluvionali nella bassa pianura. Circa 28.000 anni fa (inizio dell'Ultimo Massimo Glaciale) l'aggradazione della pianura sbarrò lo sbocco del Bacino di Fimon formando un vasto lago che rimase stabile fino a ca. 19.000 anni fa. Durante l'Olocene, il lago conobbe fasi di abbassamento che permisero lo sviluppo di insediamenti perilacustri nel Neolitico e nell'Età del Bronzo.
Laghi, pianure e livello dell'Adriatico negli ultimi 140.000 anni
G Monegato;R Pini;C Ravazzi;
2011
Abstract
Le successioni lacustri, fluviali e marine registrano le trasformazioni ambientali coeve alla sedimentazione e legate a cambiamenti climatici maggiori (la cosiddetta ciclicità glaciale-interglaciale) e millenari. Una ricerca promossa dal CNR IDPA di Milano e dalla Prov. di Vicenza ha permesso di studiare tre archivi sedimentari nel Bacino di Fimon (Colli Berici). Lo studio stratigrafico, geochimico e paleobotanico ha consentito: (1) di ricostruire gli ambienti terrestri e acquatico lacustri negli ultimi 140.000 anni; (2) di confrontare le variazioni degli ambienti di sedimentazione con l'evoluzione della Pianura Veneta e le oscillazioni del livello del Mare Adriatico. Durante gli ultimi 140.000 anni, i Colli Berici non sono mai stati raggiunti dai ghiacciai, che si attestavano ca. 30 km a nord. Il Lago di Fimon si formò all'inizio dell'ultimo interglaciale (Eemiano); il livello del lago si alzò rapidamente, generando un emissario che drenava verso la Pianura Veneta. In questa fase il livello del mare era ca. 5 m più alto dell'attuale e sommergeva ampie aree della Pianura Veneta. A partire da ca. 108.000 anni fa, si registrano fasi di forte regressione del livello marino, seguite da momenti di debole ripresa; il reticolo fluviale si trasformò e iniziò l'accumulo dei sedimenti alluvionali nella bassa pianura. Circa 28.000 anni fa (inizio dell'Ultimo Massimo Glaciale) l'aggradazione della pianura sbarrò lo sbocco del Bacino di Fimon formando un vasto lago che rimase stabile fino a ca. 19.000 anni fa. Durante l'Olocene, il lago conobbe fasi di abbassamento che permisero lo sviluppo di insediamenti perilacustri nel Neolitico e nell'Età del Bronzo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


