Con il termine morfodinamica costiera si intende il reciproco adattamento della topografia e della idrodinamica in seguito al trasporto dei sedimenti (Masselink e Hughes, 2003). Questo concetto è applicato da alcuni decenni allo studio dei sistemi costieri e, in particolare, dei litorali sabbiosi, per inquadrare in un unico schema concettuale le complesse relazioni, e le relative retroazioni, esistenti tra le forzanti meteo-marine (onde e correnti, venti), la morfologia delle spiagge, il trasporto dei sedimenti, la stratigrafia e la variabilità di questi sistemi in diversi intervalli temporali. L'approccio morfodinamico ha portato alla realizzazione di diversi schemi classificativi delle spiagge, come ad esempio il modello di classificazione proposto da Wright e Short (1984), che risultano utili per definire con pochi indicatori sintetici i processi prevalenti e le morfologie presenti in un determinato sistema di spiaggia. Tali indicatori e sistemi di classificazione, limitati alle spiagge sabbiose, sono stati applicati principalmente a spiagge extramediterranee. Nel caso dei litorali Mediterranei, in particolare nelle aree caratterizzate da una geomorfologia costiera articolata, anche altri fattori concorrono all'assetto morfologico dei litorali sabbiosi e alla sua variabilità temporale. Tali fattori comprendono, tra l'altro, la morfologia del substrato e le biocenosi costiere. Nel presente capitolo si riporta lo studio svolto sulla baia di San Giovanni del Sinis (Cabras, Oristano), nell'ambito del progetto ResMar, tra il 2012 e il 2013, e realizzato in collaborazione tra l' Istituto per l'Ambiente Marino e Costiero del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Oristano, il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ingegneria Ambientale e Architettura dell'Università di Cagliari e l'Area Marina Protetta Penisola del Sinis Isola di Mal di Ventre (Cabras, Oristano).
Linea B - Morfodinamica della Spiaggia di S. Giovanni del Sinis
Giovanni De Falco;Simone Simeone;Fabio Antognarelli;Andrea Satta;
2013
Abstract
Con il termine morfodinamica costiera si intende il reciproco adattamento della topografia e della idrodinamica in seguito al trasporto dei sedimenti (Masselink e Hughes, 2003). Questo concetto è applicato da alcuni decenni allo studio dei sistemi costieri e, in particolare, dei litorali sabbiosi, per inquadrare in un unico schema concettuale le complesse relazioni, e le relative retroazioni, esistenti tra le forzanti meteo-marine (onde e correnti, venti), la morfologia delle spiagge, il trasporto dei sedimenti, la stratigrafia e la variabilità di questi sistemi in diversi intervalli temporali. L'approccio morfodinamico ha portato alla realizzazione di diversi schemi classificativi delle spiagge, come ad esempio il modello di classificazione proposto da Wright e Short (1984), che risultano utili per definire con pochi indicatori sintetici i processi prevalenti e le morfologie presenti in un determinato sistema di spiaggia. Tali indicatori e sistemi di classificazione, limitati alle spiagge sabbiose, sono stati applicati principalmente a spiagge extramediterranee. Nel caso dei litorali Mediterranei, in particolare nelle aree caratterizzate da una geomorfologia costiera articolata, anche altri fattori concorrono all'assetto morfologico dei litorali sabbiosi e alla sua variabilità temporale. Tali fattori comprendono, tra l'altro, la morfologia del substrato e le biocenosi costiere. Nel presente capitolo si riporta lo studio svolto sulla baia di San Giovanni del Sinis (Cabras, Oristano), nell'ambito del progetto ResMar, tra il 2012 e il 2013, e realizzato in collaborazione tra l' Istituto per l'Ambiente Marino e Costiero del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Oristano, il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ingegneria Ambientale e Architettura dell'Università di Cagliari e l'Area Marina Protetta Penisola del Sinis Isola di Mal di Ventre (Cabras, Oristano).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.