UNI 11535: il riconoscimento che mancava

The paper explains the UNI 11535, published in July 2014, related to the librarian professional activity. This is the first Italian standard defining the characteristics of librarian activity, in compliance with the provisions of Law 4/2013 on the not organized professions. Both the Law and the UNI standard give a new and substantial opportunity to the national librarian environment, which now has the ability to adequately enhance its know-how and strengthen the business organizations around the definition of the professional competences, now legally recognized. The paper hints at national and European rules, as well as the context in which the UNI standard has been prepared by the special Working Group; indicates the innovative possibilities that arise from this standard and the future applications in the labor market: both those who are already librarians, those who aspire to the profession, and those occasionally engaged to it who feel that profession appropriate to its own future job can receive direct or indirect benefits from this new rule. The paper analyzes some steps particularly significant in the standard, where it expresses basic statements or indicates the peculiar professional activities.

Il contributo illustra la norma UNI 11535, pubblicata nel luglio 2014, sulla figura professionale del bibliotecario. Si tratta della prima norma italiana che definisce le caratteristiche di contenuto dell'attività bibliotecaria, in adempimento a quanto previsto dalla legge 4/2013 sulle professioni non organizzate. Sia la Legge che lo standard UNI costituiscono un'opportunità del tutto nuova e di rilevante importanza per il contesto biblioteconomico nazionale, che ha ora la possibilità di valorizzare adeguatamente il proprio know-how e compattare le fila delle organizzazioni di categoria attorno alla definizione ormai giuridicamente riconoscibile del ruolo professionale.Il contributo accenna al contesto normativo nazionale ed europeo, nonché al contesto UNI in cui la norma è stata predisposta dall'apposito GdL; indica le possibilità innovative che derivano dall'esistenza di questo standard e le eventuali applicazioni nel mercato del lavoro: ne possono trarre infatti vantaggi diretti o indiretti sia coloro che sono già inquadrati nella qualifica bibliotecaria, sia coloro che aspirano a questa professione, sia coloro che svolgono attività occasionalmente tangenti ad essa e che potrebbero ritenerla idonea per un proprio inquadramento futuro.Il contributo analizza alcuni passi particolarmente rilevanti della norma, là dove essa esprime definizioni di principio o dove indica, in modo progressivamente più dettagliato, le attività peculiari del professionista.