Il programma nazionale VECTOR ha come obiettivo principale lo studio degli impatti dei cambiamenti climatici sull'ambiente marino mediterraneo e il ruolo di questo bacino nel ciclo planetario della CO2. In tale ambito, nel periodo maggio-giugno 2007, è stata effettuata una campagna oceanografica lungo un gradiente latitudinale (dall'Atlantico al Mediterraneo Orientale), durante la quale è stato acquisito un data-set di parametri chimici, fisici e biologici e sono state effettuate misure concomitanti di produzione primaria e di respirazione. L'analisi dei dati riguardanti i comparti microbici, autotrofo ed eterotrofo, che svolgono un ruolo chiave nel determinare il flusso di carbonio nelle reti trofiche pelagiche nella zona fotica, ha evidenziato: o pressoché totale rimozione di nutrienti inorganici fino alla profondità del DCM con prevalenza, in questo strato, di DON e DOP; o modeste concentrazioni di biomassa fitoplanctonica in tutto il bacino e la presenza di un DCM più profondo nel bacino orientale (90 - 110 m); o la dominanza nel popolamento fitoplanctonico, in termini di biomassa, di dinoflagellati e di fitoflagellati; o la presenza di un gradiente trofico longitudinale in termini di produzione e respirazione; o la dominanza (70%) della frazione pico-fitoplanctonica nei processi di produzione primaria; o l'alta diversità chemotassonomica delle comunità fitoplanctonica e, principalmente, picoplanctonica; o la prevalenza, nei DCM di alcune stazioni, della frazione dimensionale micro- e nano-fitoplanctonica, caratterizzata soprattutto da diatomee (es. Chaetoceros); o elevati tassi di produzione primaria nel Mar Ligure non compensati dai processi di respirazione (rapporto P/R = 4,9). Sulla base dei risultati ottenuti sarà discusso il trofismo delle aree investigate in relazione ai processi di avvezione orizzontale e di mescolamento verticale delle differenti masse d'acqua, al fine di valutarne, in maniera preliminare, il ruolo nel ciclo del carbonio.
TRANSMED: un approccio integrato alla valutazione dei flussi di carbonio nel mar Mediterraneo
Azzaro M;Cozzi S;La Ferla R;Socal G;
2009
Abstract
Il programma nazionale VECTOR ha come obiettivo principale lo studio degli impatti dei cambiamenti climatici sull'ambiente marino mediterraneo e il ruolo di questo bacino nel ciclo planetario della CO2. In tale ambito, nel periodo maggio-giugno 2007, è stata effettuata una campagna oceanografica lungo un gradiente latitudinale (dall'Atlantico al Mediterraneo Orientale), durante la quale è stato acquisito un data-set di parametri chimici, fisici e biologici e sono state effettuate misure concomitanti di produzione primaria e di respirazione. L'analisi dei dati riguardanti i comparti microbici, autotrofo ed eterotrofo, che svolgono un ruolo chiave nel determinare il flusso di carbonio nelle reti trofiche pelagiche nella zona fotica, ha evidenziato: o pressoché totale rimozione di nutrienti inorganici fino alla profondità del DCM con prevalenza, in questo strato, di DON e DOP; o modeste concentrazioni di biomassa fitoplanctonica in tutto il bacino e la presenza di un DCM più profondo nel bacino orientale (90 - 110 m); o la dominanza nel popolamento fitoplanctonico, in termini di biomassa, di dinoflagellati e di fitoflagellati; o la presenza di un gradiente trofico longitudinale in termini di produzione e respirazione; o la dominanza (70%) della frazione pico-fitoplanctonica nei processi di produzione primaria; o l'alta diversità chemotassonomica delle comunità fitoplanctonica e, principalmente, picoplanctonica; o la prevalenza, nei DCM di alcune stazioni, della frazione dimensionale micro- e nano-fitoplanctonica, caratterizzata soprattutto da diatomee (es. Chaetoceros); o elevati tassi di produzione primaria nel Mar Ligure non compensati dai processi di respirazione (rapporto P/R = 4,9). Sulla base dei risultati ottenuti sarà discusso il trofismo delle aree investigate in relazione ai processi di avvezione orizzontale e di mescolamento verticale delle differenti masse d'acqua, al fine di valutarne, in maniera preliminare, il ruolo nel ciclo del carbonio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.