L'Adriatico meridionale è un sito dominato da una dinamica ciclonica e da processi convettivi profondi che vengono innescati da forzanti atmosferici. Questa sua caratteristica lo rende un sito marino particolarmente sensibile alle variazioni meteorologiche e climatiche che possono influenzare sensibilmente il sequestro di CO2 e la produzione di carbonio organico (pompa biologica). La disponibilità di nutrienti e le modalità con cui vengono forniti alla zona eufotica giocano un ruolo chiave nel determinare una produzione biologica dominata dalla rete trofica classica e da grandi specie fitoplanctoniche, o più spostata verso il "microbial loop". Lo studio dell'abbondanza isotopica di 15N nel particellato marino (15N-PN) e nel nitrato disciolto (15N-NO3) permette di ottenere informazioni sia sull'origine del nitrato che sostiene la produzione fitoplanctonica, che sulle modalità con cui viene fornito e assimilato nella zona eufotica. Nei primi due anni di attività del progetto VECTOR sono state effettuate 4 campagne oceanografiche nell'Adriatico Meridionale lungo il transetto Bari-Dubrovnik, durante le quali sono stati raccolti i primi dati di 15N-PN e di 15N-NO3 relativi al sottobacino. I valori di abbondanza isotopica vengono presentati e discussi in relazione alle 4 diverse situazioni oceanografiche osservate rispettivamente in novembre 2006 (AM1), febbraio 2007 (AM2), aprile 2007 (AM3) e settembre 2007 (AM4), alle masse d'acqua presenti ed alle concentrazioni di azoto inorganico disciolto. L'analisi effettuata mira a: (1) evidenziare quali siano le principali fonti di azoto che sostengono la produzione primaria nei 4 periodi considerati, (2) stimare se i nutrienti vengano forniti da un'alternanza di apporti dalla zona sub-eufotica seguiti da una ri-stratificazione ("sistema chiuso") o da una diffusione continua dalla massa d'acqua sottostante ("sistema aperto").
Stima degli apporti di azoto da diverse origini e loro ruolo nella produttività dell'Adriatico meridionale
Cantoni C;Ibello V;Cozzi S
2008
Abstract
L'Adriatico meridionale è un sito dominato da una dinamica ciclonica e da processi convettivi profondi che vengono innescati da forzanti atmosferici. Questa sua caratteristica lo rende un sito marino particolarmente sensibile alle variazioni meteorologiche e climatiche che possono influenzare sensibilmente il sequestro di CO2 e la produzione di carbonio organico (pompa biologica). La disponibilità di nutrienti e le modalità con cui vengono forniti alla zona eufotica giocano un ruolo chiave nel determinare una produzione biologica dominata dalla rete trofica classica e da grandi specie fitoplanctoniche, o più spostata verso il "microbial loop". Lo studio dell'abbondanza isotopica di 15N nel particellato marino (15N-PN) e nel nitrato disciolto (15N-NO3) permette di ottenere informazioni sia sull'origine del nitrato che sostiene la produzione fitoplanctonica, che sulle modalità con cui viene fornito e assimilato nella zona eufotica. Nei primi due anni di attività del progetto VECTOR sono state effettuate 4 campagne oceanografiche nell'Adriatico Meridionale lungo il transetto Bari-Dubrovnik, durante le quali sono stati raccolti i primi dati di 15N-PN e di 15N-NO3 relativi al sottobacino. I valori di abbondanza isotopica vengono presentati e discussi in relazione alle 4 diverse situazioni oceanografiche osservate rispettivamente in novembre 2006 (AM1), febbraio 2007 (AM2), aprile 2007 (AM3) e settembre 2007 (AM4), alle masse d'acqua presenti ed alle concentrazioni di azoto inorganico disciolto. L'analisi effettuata mira a: (1) evidenziare quali siano le principali fonti di azoto che sostengono la produzione primaria nei 4 periodi considerati, (2) stimare se i nutrienti vengano forniti da un'alternanza di apporti dalla zona sub-eufotica seguiti da una ri-stratificazione ("sistema chiuso") o da una diffusione continua dalla massa d'acqua sottostante ("sistema aperto").I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.