Lo studio multidisciplinare del paesaggio ha l'obiettivo di mettere in evidenza, attraverso una lettura multiscala e multitemporale, lo sviluppo e l'evoluzione dei processi di trasformazione naturale ed antropica dei diversi contesti presi in esame, riconoscendone i caratteri comuni e le diversità strutturali. Un tale approccio non può prescindere dall'individuazione delle dinamiche insediative e delle trasformazioni socio-economiche di lunga durata, nonché dall'analisi diacronica delle vocazioni specifiche ambientali e dai processi morfoevolutivi del territorio. In un tale ambito disciplinare l'IBAM, grazie anche alla diversificazione delle professionalità presenti nel proprio organico, nell'ultimo decennio ha realizzato numerosi studi e progetti di carattere regionale ed interregionale avvalendosi di metodi di indagine tradizionali ed innovativi nel settore archeologico (ricognizioni e scavi, paleobotanica, archeozoologia, archeometria), geoarcheologico (geologia, paleontologia, geomorfologia, pedologia applicate a siti di scavo archeologico o ad aree insediative storiche con la valutazione dell'interazione con pericolosità geologiche e processi morfoevolutivi presenti e passati), e storico agrario (analisi degli aspetti economici legati allo sfruttamento agro-pastorale più recente del territorio, la vocazionalità agricola e la ricostruzione dei caratteri storici del paesaggio rurale nei territori). Per fare qualche esempio, le attività di ricerca sul terreno sono state condotte in sinergia con altri partners pubblici (Enti di Ricerca ed Amministrazioni locali) e privati su alcuni significativi distretti dell'Italia meridionale. In tutti i casi si tratta di approcci fortemente integrati a carattere interdisciplinare, in cui le ricerche sono articolate su problematiche in scala regionale, sub-regionale e transnazionale, valutate sia sotto il profilo diacronico che sincronico. Tra esse notiamo la determinazione delle trasformazioni e dello sfruttamento dei paesaggi; l'analisi della configurazione sociale dei siti; lo studio delle tecniche edilizie; lo studio dei diversi tipi di insediamento e delle dinamiche di acquisizione delle materie prime, nonché del loro impatto nella configurazione del paesaggio, l'uso agricolo del suolo e lo sfruttamento del territorio in età post-medievale, calibrato sulle aree pilota. Base di partenza è l'elaborazione di piattaforme GIS con sistemi di cartografia digitalizzata, di archivi alfanumerici finalizzati ad analisi spaziali con il conseguente utilizzo delle più aggiornate tecnologie applicate ai beni culturali.

Approcci integrati per lo studio del paesaggio naturale ed antropico

Dimitris Roubis;Maurizio Lazzari
2014

Abstract

Lo studio multidisciplinare del paesaggio ha l'obiettivo di mettere in evidenza, attraverso una lettura multiscala e multitemporale, lo sviluppo e l'evoluzione dei processi di trasformazione naturale ed antropica dei diversi contesti presi in esame, riconoscendone i caratteri comuni e le diversità strutturali. Un tale approccio non può prescindere dall'individuazione delle dinamiche insediative e delle trasformazioni socio-economiche di lunga durata, nonché dall'analisi diacronica delle vocazioni specifiche ambientali e dai processi morfoevolutivi del territorio. In un tale ambito disciplinare l'IBAM, grazie anche alla diversificazione delle professionalità presenti nel proprio organico, nell'ultimo decennio ha realizzato numerosi studi e progetti di carattere regionale ed interregionale avvalendosi di metodi di indagine tradizionali ed innovativi nel settore archeologico (ricognizioni e scavi, paleobotanica, archeozoologia, archeometria), geoarcheologico (geologia, paleontologia, geomorfologia, pedologia applicate a siti di scavo archeologico o ad aree insediative storiche con la valutazione dell'interazione con pericolosità geologiche e processi morfoevolutivi presenti e passati), e storico agrario (analisi degli aspetti economici legati allo sfruttamento agro-pastorale più recente del territorio, la vocazionalità agricola e la ricostruzione dei caratteri storici del paesaggio rurale nei territori). Per fare qualche esempio, le attività di ricerca sul terreno sono state condotte in sinergia con altri partners pubblici (Enti di Ricerca ed Amministrazioni locali) e privati su alcuni significativi distretti dell'Italia meridionale. In tutti i casi si tratta di approcci fortemente integrati a carattere interdisciplinare, in cui le ricerche sono articolate su problematiche in scala regionale, sub-regionale e transnazionale, valutate sia sotto il profilo diacronico che sincronico. Tra esse notiamo la determinazione delle trasformazioni e dello sfruttamento dei paesaggi; l'analisi della configurazione sociale dei siti; lo studio delle tecniche edilizie; lo studio dei diversi tipi di insediamento e delle dinamiche di acquisizione delle materie prime, nonché del loro impatto nella configurazione del paesaggio, l'uso agricolo del suolo e lo sfruttamento del territorio in età post-medievale, calibrato sulle aree pilota. Base di partenza è l'elaborazione di piattaforme GIS con sistemi di cartografia digitalizzata, di archivi alfanumerici finalizzati ad analisi spaziali con il conseguente utilizzo delle più aggiornate tecnologie applicate ai beni culturali.
2014
Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali - IBAM - Sede Catania
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale - ISPC
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/226941
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