In Adriatico settentrionale i casi di ipossia/anossia, dei fondali sono fenomeni noti da secoli, come in molti bacini parzialmente chiusi e poco profondi, soggetti a stratificazione estiva delle acque dove, episodi straordinari, anche naturali, di emissione di sostanze nutrienti possono indurre, in caso di adatte situazioni meteo-marine del bacino, fioriture algali imponenti. Queste, depositandosi sul fondo consumano l'ossigeno disciolto inducendo situazioni di ipossia/anossia più o meno pronunciate e con scale spazio-temporali più o meno estese. Oltre all'importanza ambientale "per sé", i fenomeni ipossici/anossici hanno un forte impatto sull'economia delle regioni interessate. Nel nord Adriatico la regione Emilia-Romagna e' quella che più ne risente per gli aspetti riguardanti la qualità dell'ambiente costiero, la quantità e qualità del pescato, il presidio sanitario delle zone adibite alla balneazione, dei prodotti ittici e della maricultura. Lo studio di questi fenomeni è stato approfondito all'interno del progetto ANOCSIA (2004-2007) -MUR-FIRB: L'aumento della frequenza degli eventi critici negli ultimi anni è stata spiegata in termini di variazioni sia climatiche che di carico eutrofico di origine antropica. L'individuazione dei meccanismi di innesco di tali fenomeni, di origine naturale o di origine antropica, è tuttavia di fondamentale importanza rispetto alla possibilità di mettere in atto azioni di prevenzione e mitigazione dei fenomeni stessi. Per questo la fenomenologia delle ipossie è stata oggetto di studio diretto o indiretto di vari progetti di ricerca: Rispetto a questi progetti a prevalente obiettivo scientifico-conoscitivo, il progetto EMMA(2004-2007-http://emma.bo.ismar.cnr.it), approvato nel settore LIFE-Environment dell'Unione Europea, comprendente nell'area di studio la parte slovena della costa dell'Istria, presenta in aggiunta una parte applicativo-gestionale. In questo, EMMA, partendo dalle conoscenza acquisite, si propone di: 1) fare crescere la consapevolezza sulla necessità di utilizzo di sistemi integrati osservazionali-modellistici-previsionali di gestione ambientale presso gli enti deputati all'amministrazione del territorio, 2) trasferire le conoscenze scientifiche e tecnologiche alle pubbliche amministrazioni e agli attori socioeconomici al fine di porre in essere misure ed interventi concertati in grado di contrastare le cause del degrado dell'ecosistema marino e mitigarne gli impatti. A tal fine EMMA punta a creare/proporre: i)- un sito sperimentale per lo studio delle anossie ad integrazione della rete di monitoraggio del Nord Adriatico; ii) un modello uni-dimensionale semplificato di previsione a 72 ore della concentrazione dell'O2; iii) una lista dei possibili indicatori di condizioni anossiche basata sul comportamento specifico di alcune specie oggetto di pesca; iv) strategie di gestione delle risorse ittiche basate sulla conoscenza della distribuzione delle risorse di pesca pelagiche e demersali e sull'analisi delle aree e degli strumenti di pesca tradizionali e del comportamento della flotta commerciale; v) un protocollo eco-tossicologico che includa assieme batteri marini autoctoni, biotossine, pellets fecali e inquinamento chimico; vi) strategie di intervento a breve termine, che prevedano norme temporanee per la gestione di eventi anossici in atto, basate sul sistema integrato di monitoraggio, previsione e DSS; vii) strategie di intervento a lungo termine, da integrare con gli strumenti pubblici di gestione e pianificazione che prevedano misure concrete per la prevenzione e la riduzione dell'impatto negativo delle anossie nell'area di interesse Di queste, le azione poste in essere al momento attuale sono state: una crociera oceanografica ANEMRE sulla N/O Urania del CNR, l'individuazione del sito sperimentale per lo studio delle anossie e la posa della boa per l'osservazione automatica (http://e1.bo.ismar.cnr.it) l'implementazione del modello di previsione della concentrazione dell'O2 nella zona costiera romagnola.

Studio dell'ipossia e anossia nell'Adriatico settentrionale nell'ambito dei progetti ANOCSIA (MUR-Firb) ed EMMA (UE-LIFE) e le fasi sperimentali realizzate

Ravaioli M;Alvisi F;Focaccia P;Catalano G;Cozzi S;Cantoni C;Luchetta A;
2006

Abstract

In Adriatico settentrionale i casi di ipossia/anossia, dei fondali sono fenomeni noti da secoli, come in molti bacini parzialmente chiusi e poco profondi, soggetti a stratificazione estiva delle acque dove, episodi straordinari, anche naturali, di emissione di sostanze nutrienti possono indurre, in caso di adatte situazioni meteo-marine del bacino, fioriture algali imponenti. Queste, depositandosi sul fondo consumano l'ossigeno disciolto inducendo situazioni di ipossia/anossia più o meno pronunciate e con scale spazio-temporali più o meno estese. Oltre all'importanza ambientale "per sé", i fenomeni ipossici/anossici hanno un forte impatto sull'economia delle regioni interessate. Nel nord Adriatico la regione Emilia-Romagna e' quella che più ne risente per gli aspetti riguardanti la qualità dell'ambiente costiero, la quantità e qualità del pescato, il presidio sanitario delle zone adibite alla balneazione, dei prodotti ittici e della maricultura. Lo studio di questi fenomeni è stato approfondito all'interno del progetto ANOCSIA (2004-2007) -MUR-FIRB: L'aumento della frequenza degli eventi critici negli ultimi anni è stata spiegata in termini di variazioni sia climatiche che di carico eutrofico di origine antropica. L'individuazione dei meccanismi di innesco di tali fenomeni, di origine naturale o di origine antropica, è tuttavia di fondamentale importanza rispetto alla possibilità di mettere in atto azioni di prevenzione e mitigazione dei fenomeni stessi. Per questo la fenomenologia delle ipossie è stata oggetto di studio diretto o indiretto di vari progetti di ricerca: Rispetto a questi progetti a prevalente obiettivo scientifico-conoscitivo, il progetto EMMA(2004-2007-http://emma.bo.ismar.cnr.it), approvato nel settore LIFE-Environment dell'Unione Europea, comprendente nell'area di studio la parte slovena della costa dell'Istria, presenta in aggiunta una parte applicativo-gestionale. In questo, EMMA, partendo dalle conoscenza acquisite, si propone di: 1) fare crescere la consapevolezza sulla necessità di utilizzo di sistemi integrati osservazionali-modellistici-previsionali di gestione ambientale presso gli enti deputati all'amministrazione del territorio, 2) trasferire le conoscenze scientifiche e tecnologiche alle pubbliche amministrazioni e agli attori socioeconomici al fine di porre in essere misure ed interventi concertati in grado di contrastare le cause del degrado dell'ecosistema marino e mitigarne gli impatti. A tal fine EMMA punta a creare/proporre: i)- un sito sperimentale per lo studio delle anossie ad integrazione della rete di monitoraggio del Nord Adriatico; ii) un modello uni-dimensionale semplificato di previsione a 72 ore della concentrazione dell'O2; iii) una lista dei possibili indicatori di condizioni anossiche basata sul comportamento specifico di alcune specie oggetto di pesca; iv) strategie di gestione delle risorse ittiche basate sulla conoscenza della distribuzione delle risorse di pesca pelagiche e demersali e sull'analisi delle aree e degli strumenti di pesca tradizionali e del comportamento della flotta commerciale; v) un protocollo eco-tossicologico che includa assieme batteri marini autoctoni, biotossine, pellets fecali e inquinamento chimico; vi) strategie di intervento a breve termine, che prevedano norme temporanee per la gestione di eventi anossici in atto, basate sul sistema integrato di monitoraggio, previsione e DSS; vii) strategie di intervento a lungo termine, da integrare con gli strumenti pubblici di gestione e pianificazione che prevedano misure concrete per la prevenzione e la riduzione dell'impatto negativo delle anossie nell'area di interesse Di queste, le azione poste in essere al momento attuale sono state: una crociera oceanografica ANEMRE sulla N/O Urania del CNR, l'individuazione del sito sperimentale per lo studio delle anossie e la posa della boa per l'osservazione automatica (http://e1.bo.ismar.cnr.it) l'implementazione del modello di previsione della concentrazione dell'O2 nella zona costiera romagnola.
2006
Istituto di Scienze Marine - ISMAR
Adriatico Settentrionale
eutrofia
ipossia
anossia
risorse demersali
modello di previsione
sistemi integrati
strategie di gestione
boa multiparametrica
crociere oceanografiche
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/228060
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